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La casa in riva al lago

“Il bambino pesce” (La Nuova Frontiera) segna la definitiva affermazione anche in Italia della scrittrice argentina Lucía Puenzo.

Il bambino pesce, libro

Una città reale e un luogo lontano, quasi onirico. Buenos Aires e Ypacaraí, l’Argentina e il Paraguay. Sono questi i due scenari che incorniciano e segnano le vite di due giovanissime donne, due adolescenti. Lala appartiene a una famiglia benestante di Buenos Aires, vive in una casa piena di oggetti di lusso con suo padre, scrittore affermato e concentrato solo su se stesso, sua madre, maniaca dei fiori di Bach e della meditazione indiana, e suo fratello, cultore delle droghe.

In questo spazio familiare in cui ognuno sembra vivere in una sorta di universo parallelo, alieno a tutti gli altri, irrompe la Guayi, bellissima ragazza paraguayana, impiegata come inserviente. La Guayi parla poco, spesso in guaranì, la sua lingua natale. Si muove come un’ombra sensuale attirando gli sguardi lascivi del padrone di casa, e non solo.

Lala e la Guayi vivono insieme, si scrutano, si annusano, e imparano a conoscersi, finendo per scoprire l’amore, l’una tra le braccia dell’altra. Le loro notti di tenerezza e passione hanno un unico orizzonte: il villaggio natale della Guayi. E’ lì che fuggiranno, si ripetono tra un bacio e l’altro, è lì che ricominceranno da zero, solo loro due, lontane dalla grande casa che le ingabbia, lontane dal conformismo degli abissi sociali che le separano, lontane da tutti. Laggiù, in riva al lago, costruiranno una casa e impareranno a vivere insieme.

Il percorso che le due ragazze dovranno affrontare per vedere realizzato il proprio sogno sarà denso di difficoltà e colpi di scena. Sarà un percorso che allontanerà le due ragazze, consentendo loro di conoscersi meglio, di scoprire il lato incomprensibile dell’altra amata, attraversato da rabbia, rancore, delusione. Un percorso che tenderà inesorabilmente al lago di Ypacaraí, un’acqua primordiale generatrice di vita e pregna di morte, e al suo misterioso ospite, il bambino pesce.

Con questo romanzo la scrittrice e regista Lucía Puenzo (che ha diretto al cinema il film “XXY”, vincitore nel 2007 a Cannes della Settimana della Critica) dona ai suoi lettori una strana favola, da leggere tutta d’un fiato. Una favola che parla di amore e di morte, di un’educazione sentimentale che per le due protagoniste passa attraverso il doloroso ma necessario tuffo in un passato che avevano preferito ignorare, ma che le attrae come una sorta di inevitabile calamita e che alla fine determinerà il loro destino.

Titolo: Il bambino pesce
Autore: Lucía Puenzo
Editore: La Nuova Frontiera
Pagine: 155
Prezzo: € 15,00