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Lo squalo è tornato

Phelps stabilisce un nuovo record del mondo e conquista la medaglia d’oro nei 200 metri farfalla.

Michael Phelps oro 200 farfalla
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Lo squalo. Il cannibale. Questi sono solo due dei tanti soprannomi che Michael Phelps, lo straordinario atleta di Baltimora, si è guadagnato in questi ultimi anni. Domina da cinque anni la scena internazionale di nuoto, polverizzando record su record e lasciando spettatori, commentatori e avversari di sasso davanti alle sue prestazioni.

Dopo il record di medaglie conquistate a Pechino lo scorso anno, Phelps era tra gli atleti più attesi ai Mondiali di Roma del 2009. Assieme a Federica Pellegrini e alla leggenda dei tuffi, la cinese Guo Jingjing, Phelps abitava l’olimpo dei divi dello sport, irraggiungibile, quasi sovrumano. Ma Michael Phelps non è sovrumano, e martedì scorso se ne sono resi conto tutti quelli che hanno assistito alla gara per l’oro nei 200 metri stile libero, la sua specialità. Pochi secondi, e lo squalo viene divorato da uno squalo ancora più veloce, il tedesco Paul Biedermann, che strappa a Phelps record del mondo e titolo mondiale.

I commenti si sprecano: cronisti e opinionisti rispolverano alcuni recenti scivoloni del ragazzone di Baltimora, dalla volta in cui fu costretto a fermarsi dopo che una rivista scandalistica aveva pubblicato le sue foto mentre fumava marijuana, alle accuse di una ballerina che rivela di aver fatto sesso con lui e con una sua amica. Il campione è appannato, è in declino, non è più lui.

E invece Michael risponde a tutti nel modo che gli riesce meglio: tuffandosi in acqua e nuotando per vincere. Di nuovo uno squalo, ha “cannibalizzato” i suoi avversari nella gara dei 200 metri farfalla, stabilendo un nuovo primato del mondo e conquistando la medaglia d’oro con un tempo di 1’51’’51. Il suo principale rivale in questa disciplina, il giapponese Takeshi Matsuda, si deve accontentare addirittura di un terzo posto, superato anche dal polacco Pawel Korzeniowski.

Dal gradino più alto Phelps torna a sorridere e a strappare applausi a scena aperta: forse un po’ meno sovrumano, un po’ meno cannibale, ma ancora una volta e – se lo augurano tutti gli appassionati di questo sport – ancora a lungo un atleta di altissimo livello. I mondiali non sono ancora finiti!