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Misterioso triangolo all’Avana

Lui, lei, l’altro/a: uno strano e surreale triangolo sentimentale che si tinge di nero nei vicoli affollati e caldi della capitale di Cuba

Copertina Morte di uno spagnolo all'Avana

Un attempato dirigente di un’azienda spagnola, Pío Ponce de León, arriva all’Avana per sistemare i conti in rosso della filiale cubana. Tenta in tutti i modi di distinguersi dai suoi simili, approdati nell’isola caraibica in cerca di divertimento e sesso facile. Ma in fondo il suo desiderio è lo stesso: divorziato, cerca una “bella cubanina”, possibilmente un po’ diversa e meno sfacciata delle ragazze che affollano i luoghi frequentati dai turisti a caccia di un marito bianco e pieno di soldi. E la trova: Maricari, una biondina timida e riservata, che sbarca il lunario vendendo bambole di pezza per strada e rifiuta categoricamente di prostituirsi, come pure vorrebbe la sua terribile madre, la Comandona.

Maricari accetta le avances di Pío, consapevole dei desideri dell’uomo ma decisa a mantenere un minimo di contegno, nonostante le insistenze della madre che ha occhi solo per i regali del gallego e sogna di uscire dalla miseria grazie all’amante della figlia. Una storia abbastanza scontata e banale, se non fosse per il terzo incomodo… o la terza incomoda, a seconda dei punti di vista. Mercedes, al secolo Teófilo, un travestito che di mestiere fa la santera, sacerdotessa del culto della santería cubana, una delle più rispettate e temute di tutta L’Avana. Spogliatasi della sua parrucca biondo platino e delle sue variopinte vestaglie, per Maricari Mercedes torna ad essere Teófilo: tra i due nasce un’amicizia che si insinua nella relazione tra la ragazza e Pío, e apre la strada ad un finale che si tinge di nero.

Nel romanzo “Morte di uno spagnolo all’Avana” (Guanda) l’autrice cubana Teresa Dovalpage racconta una storia in cui un triangolo sentimentale diventa al tempo stesso uno straordinario ritratto di una città, L’Avana, con tutte le sue contraddizioni culturali, sociali e sessuali. La narrazione procede spedita, con un ritmo vivace arricchito da un linguaggio colorito. I personaggi che via via prendono la parola nelle pagine di questo romanzo raccontano ciascuno la loro città: tra sogni erotici a buon mercato e misteriosi sortilegi, i loro frammenti la rappresentano in un mosaico al tempo stesso surreale e iper-realistico. Dedicato a tutti quelli che hanno scelto Cuba come meta per le loro vacanze!

Titolo: Morte di uno spagnolo all’Avana
Autore: Teresa Dovalpage
Editore: Guanda
Pagine: 190
Prezzo: € 14,50