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Intersquat: Festival della creazione indipendente

Dopo la prima al edizione di Intersquat al 123 di Bruxelles, 180 artisti sbarcano a Roma per continuare a tessere la rete europea della creazione indipendente.

Compahnie Niza

Il Forte Prenestino di Roma sta per inaugurare una grande iniziativa dedicata all’arte indipendente. Per tre giorni, dal 16 al 18 ottobre, lo storico centro sociale romano si trasformerà in una vetrina della produzione artistica dell’underground: luogo di incontro e di scambio tra artisti internazionali, con l’obiettivo di creare una rete europea in grado di censire e mappare le differenti esperienze artistiche auto-gestite.

L’idea nasce a Parigi nel 2005, quando una rete di squat d’artista, ovvero luoghi occupati adibiti ad atelier, decide di « federarsi » e mettere in piedi una rete locale attraverso cui scambiare esperienze e conoscenze. Una collaborazione che si é dimostrata da subito molto efficace e che ha portato alla costruzione di un festival d’arte autogestito: il Fou (Festival des Ouvertures Utiles), letteralmente, festival delle aperture utili.

Dopo le tre edizioni parigine, gli animatori di questa rete, detta Intersquat, hanno voluto dare al Festival un respiro internazionale, nel tentativo di allargare il network a livello europeo e porre le basi per una collaborazione tra gli squat del «vecchio continente». L’esperimento europeo è iniziato l’anno scorso a Bruxelles, ospitato dal laboratorio di creazione artistica “123”. Quest’anno l’Intersquat arriva a Roma ed organizza la seconda edizione internazionale al Forte Prenestino. Per l’occasione, tutti gli spazi del ex forte militare ottocentesco verranno aperti al pubblico: sotterranei, celle, tunnel, piazze d’armi, cinema e teatro ospiteranno le decine di eventi in programma.

Da segnalare, la perfomance intitolata « Vanité » : un’opera prodotta dal Theatre de verre e concepita dall’artista uruguayano Luis Pasina, in cui tessuti, corpi , suoni e immagini in movimento si incontrano all’interno dello spazio scenico. Sabato 17 sarà la volta dello spettacolo teatrale Ram16, una visione onirica sulla società postindustriale che approfondisce il concetto di virus e di contagio. Particolarmente interessante anche « Le train des archéologues », a cura dello squat La Petite Roquette : un’installazione permanente di dimensioni imponenti, allestita nella piazza d’armi di destra. Si tratta di una locomotiva interattiva in cui disegni, fotografie, musica live e proiezioni accompagnano il viaggio dei passeggeri.

Le giornate si chiuderanno con concerti e dj-set. Tra i tanti musicisti in programma, merita particolare attenzione Koondaholaa and the beeches, una band di rock psichedelico animata dal carismatico frontman Camì, artista a tutto tondo che per anni ha suonato accanto a Iggy pop. Tutta femminile é invece la composizione della Drumbata, il gruppo internazionale di percussioniste, che apriranno il Festival con una coreografica batucada itinerante. I sotterranei verranno invece riservati all’allestimento di esposizioni di arti plastiche, fotografia ed installazioni video.

In totale saranno 180 gli artisti della scena indipendente internazionale, chiamati ad animare una tre giorni a base di arte e controcultura. L’appuntamento é da non perdere.

Per maggiori informazioni sul programma:
www.forteprenestino.net
www.intersquat.org

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