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Libano si sposa: intervista a Francesco Montanari

Smessi i panni del Libanese di ‘Romanzo Criminale’, Francesco Montanari si è calato nel mondo della commedia con ‘Oggi sposi’: un altro personaggio, certo, ma non meno avido di potere e denaro.

Francesco Montanari

Forse vi è difficile riconoscerlo nelle vesti dello sposo, dato che siete abituati a vederlo nei panni di un bandito armato di pistola e dal carattere a dir poco impetuoso. Il giovane attore (da poco 25enne) Francesco Montanari, noto al grande pubblico per la serie "Romanzo Criminale", debutta al Festival Internazionale del Film di Roma (fuori concorso) con "Oggi sposi", commedia corale dove interpreta un uomo avido ed egocentrico, pronto a tutto per la brama di potere. Ecco cosa ci ha raccontato al riguardo.

Nel film di Luca Lucini il tuo personaggio è uno squalo che punta dritto a potere e denaro, un po’ come il Libanese, solo che questa volta è più ironico. È stato liberatorio interpretarlo?
Certo, ma non per il personaggio, piuttosto perché lavorare sul set di “Oggi sposi” è stato meno impegnativo. Per “Romanzo Criminale” abbiamo girato per sette mesi e provato per due. Quindi ho dedicato a quella serie un anno della mia vita: è stato bellissimo. Questa volta è stata un’esperienza molto più leggera.

Il film sta per uscire in tutta Italia e viene presentato al Festival di Roma. Cosa hai provato nel vederti sul grande schermo?
Un’emozione forte, ma sapete perché??…  perché vedi la tua faccia in formato gigantesco! Comunque è stata proprio un’esperienza molto divertente, perché ho avuto l’occasione di interpretare un personaggio molto diverso.

E’ stata una sfida esordire al cinema proprio con la commedia?
Sì. Perché mi fanno fare sempre il cattivo della situazione, ma in realtà io nasco come attore brillante. In Accademia, ad esempio, recitavo Cechov. Io mi diverto sempre molto e penso che ogni esperienza lasci qualcosa dentro. È giusto cimentarsi in tutto e provare ad essere versatile.  

Quando hai cominciato a studiare recitazione chi erano i tuoi idoli?
Il mio idolo in assoluto è sempre stato Gian Maria Volonté. Io penso al mestiere dell’attore come se fosse un lavoro sociale. Volonté ha avuto la possibilità di unire la sua grande formazione e il suo grande talento in un cinema sociale che lui amava. Lui era un politico, anarchico e sofferente. Quando vediamo le sue performance sullo schermo, ciò che ne traspare è soprattutto la sua grande passione. Ho avuto l’onore di fare la sua stessa Accademia, la “Silvio D’Amico”.

A proposito di Romanzo Criminale: c’è mai stato un incontro con Pierfrancesco Favino che nel film di Placido interpretava Libano?
L’ho incontrato una volta proprio sul set di “Romanzo criminale – La serie”. Lo stimo tantissimo. Ero un suo fan e lo sono tutt’ora. Quando l’ho incontrato sembravo un’adolescente davanti a Britney Spears e mi emozionavo perfino perché fumavamo la stessa marca di sigarette!

A cosa stai lavorando attualmente?
Sono molto impegnato a teatro, che è la mia più grande passione. Vedremo che occasioni ci saranno sia al cinema che in Tv. Spero ancora di collaborare con Stefano Sollima, il regista di Romanzo Criminale. Sul set mi diceva sempre: “Quando sarai famoso, ricordati di me e promettimi che almeno una volta tornerai ad accettare un ruolo che ti offrirò”. La verità è che spero sia lui ad offrirmi una nuova collaborazione.

Il Libanese è stato ucciso alla fine della prima stagione di “Romanzo Criminale”. Lo ritroveremo nella seconda in qualche apparizione a sorpresa?
Sì. Avrà qualche flashback. Mi vedrete brevemente quando gli altri membri della banda diranno: “Vi ricordate di Libano?”… e ricorderanno i vecchi tempi.  

Vi ricordiamo che “Oggi sposi”, co-produzione Cattleya e Universal Pictures, sarà distribuito nei cinema (in circa 400 copie) a partire dal 23 ottobre.

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