Pubblicato il

Beauty Farm in mostra a Milano

L’idea della mostra è quella di indagare, attraverso la testimonianza di diciassette artisti contemporanei, lo statuto della Bellezza oggi nell’arte, sospesa soprattutto tra ossessione e idealizzazione.

Micha Klein

Tema per eccellenza nell’arte e ossessione per la vita quotidiana. Ma cosa rappresenta oggi la bellezza?
“La bellezza è tutt’ora un assoluto – afferma Vittorio Sgarbi – ed è un valore oggettivo, nel senso che chiunque si rende conto se una cosa è bella oppure no; poi c’è una parte di opinabilità dovuta al gusto, ma è assolutamente indubbio che luoghi o architetture o opere d’arte costruiti secondo caratteristiche di armonia e di buon gusto siano indiscutibilmente belli. Perché sono belli? Perché hanno una resistenza all’incedere del tempo che li fa essere continuamente attraenti, che viene avvertita da chiunque come una sensazione di armonia e di ordine estetico”.

“Beauty Farm – La bellezza del corpo tra idealizzazione e ossessione” in corso alla Fondazione Durini di Milano riunisce i lavori di artisti contemporanei che ragionano sul concetto di bellezza nelle sue diverse sfaccettature.

L’idea della mostra è quella di indagare, attraverso la testimonianza di diciassette artisti contemporanei, lo statuto della Bellezza oggi nell’arte, sospesa soprattutto tra ossessione e idealizzazione. Dai corpi realistici dello scultore Giuseppe Bergomi, ai volti segnati di inquietudine interiore, del pittore napoletano Federico Lombardo; dai corpi classici, di Nicola Verlato, a quelli scolpiti nel legno, di Aron Demetz; e ancora, dalle fotografie di adolescenti di Nicola Vinci agli eccessivi collages di Felipe Cardeña; e ancora, la bellezza di questo nuovo millennio è scandagliata attraverso le sculture in marmo di Michelangelo Galliani, i complessi e stratificati ritratti femminili di Cristiano Tassinari, i raffinati volti dipinti da Paul Beel.

Presenti con la loro testimonianza alcuni tra i più celebri artisti internazionali che lavorano con la fotografia o con il video, come David LaChapelle, Micha Klein, Erwin Olaf, Robert Gligorov, Daniele Buetti, o la celebre performer francese Orlan.

Una mostra che porta riflettere sullo stato della bellezza, oggi metafora di uno status sociale e di una condizione esistenziale, ideale ed oggetto assai difficilmente identificabile, antico mito della nostra contemporaneità.

Beauty Farm – La bellezza del corpo tra idealizzazione e ossessione
Milano  Palazzo Durini,
Fondazione Durini
Via Santa Maria Valle 2 (20123)
+39 028053029 , +39 0286467626(fax)
info@fondazionedurini.com
www.fondazionedurini.com

Guarda anche:
Dangerous Beauty!
Fiera del Libro. La bellezza ci salverà
Raffaello e l’idea della bellezza