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Julie Andrews tornerà a cantare

Attesa a maggio in una data unica all’Arena O2 di Londra, la Andrews tornerà a cantare

Julie Andrews
Foto LaPresse

Il Natale non è Natale senza “Mary Poppins” (1964) e “Tutti insieme appassionatamente” (1965), senza le magie della baby sitter volante che mette in ordine le cose cantando e danza sui tetti con gli spazzacamini, o le canzoni e la chitarra di Maria, che con allegria accudisce i bimbi del capitano Von Trapp e riesce infine a coronare il suo sogno d’amore.

Julie Andrews, oggi splendida settantaquattrenne, ha segnato con i suoi film e soprattutto con la sua voce gli ultimi sei decenni del cinema mondiale, confezionando una serie di successi sia a Broadway, con musical del calibro di “My Fair Lady” e “Camelot” (il musical più amato dal presidente J. F. Kennedy), che al cinema, con i due classici per la famiglia già menzionati e con altre avventure accanto al suo secondo marito, il regista Edward Blake.

Accanto alla carriera da attrice, Julie Andrews è stata prima di ogni altra cosa una grande cantante: la sua celebre voce da soprano, con un’estensione di quattro ottave, l’ha condotta a esibirsi giovanissima alla corte britannica, e poi nei teatri di tutto il mondo. Una carriera coltivata con passione, fino al 1997: impegnata nell’adattamento teatrale di “Victor/Victoria”, il film diretto da Edwards che le aveva guadagnato nell’ ’83 una nomination all’Oscar, un Golden Globe e un David di Donatello, la Andrews è costretta a sottoporsi a un intervento per la rimozione di un tumore benigno alla gola. Qualcosa va storto, e Julie uscirà dalla sala operatoria con la voce rovinata.

A questa tragedia l’attrice reagisce con forza, nonostante la disperazione: continua a recitare in alcune commedie leggere, dirige una collana di libri per ragazzi, alcuni scritti anche da lei, per la Harper Collins e si lancia nel mondo del doppiaggio, prestando la sua voce ai personaggi di film d’animazione come “Shreck” (nel secondo e nel terzo episodio) e “Come d’incanto”.

Il 2010 si apre per la Andrews con l’uscita in sala di “Tooth Fairy”, commedia della Fox diretta da Michael Lambeck; a maggio sarà di nuovo sua la voce della regina nel quarto episodio della saga di Shreck, e a luglio, in un altro film d’animazione (“Despicable Me”) presterà per la prima volta la sua voce a un personaggio cattivo. Poche settimane fa, inoltre, un ricercatore che da anni si occupa della voce perduta della Andrews ha annunciato di aver realizzato delle corde vocali artificiali, che potrebbero essere impiantate nella gola dell’attrice restituendole la sua splendida voce. Julie tornerà intanto a cantare a maggio, all’Arena O2 di Londra: per ora lo farà con una voce ridotta, in attesa di un miracolo della scienza che speriamo imminente.