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Houston elegge il suo sindaco: è donna e lesbica

E’ donna e lesbica Annise Parker, primo sindaco dichiaratamente gay di una grande città americana

Annise Parker
Foto LaPresse

Dopo il primo presidente nero, gli Stati Uniti danno un altro segnale forte al mondo, e lo fanno da una città che non è mai stata una capitale dei movimenti per i diritti civili: Houston, il cuore del Texas moderno, bianco e conformista ha eletto lo scorso fine settimana un sindaco donna e dichiaratamente lesbica, Annise Parker.

Anche il ballottaggio che ha portato questa donna di 53 anni a conquistare la poltrona di sindaco di una delle città più importanti degli USA è un evento nell’evento: a contrapporsi ad Annise c’era infatti Gene Locke, un afroamericano, democratico come la sua avversaria, che ha raccolto un po’ meno della metà dei consensi.

Lei, Annise, già da tempo prestava servizio come membro del consiglio comunale di Houston: Texana doc, ha svolto le sue mansione pubbliche e le sue attività lavorative senza mai nascondere il suo orientamento sessuale, nemmeno per quanto riguarda la sua sfera privata. Da quasi vent’anni vive con la sua compagna, Kathy Hubbard e con tre figli adottati. Nel suo discorso di insediamento la Parker si è detta “consapevole del senso di questa vittoria per molti di noi, convinti che non saremmo mai stati in grado di accedere ai più alti livelli”. La sua gioia e quella dei suoi elettori segnano dunque un nuovo spartiacque per questo paese dalle mille contraddizioni, il segno che sulla strada del pieno riconoscimento dei diritti civili gli Stati Uniti hanno compiuto molti passi in avanti.

Poco più di trent’anni sono passati da quando Harvey Milk, storico attivista per i diritti dei gay eletto nel consiglio comunale di San Francisco, fu assassinato da un suo ex collega accecato dall’odio: la storia di quest’uomo straordinario, portata sul grande schermo da Sean Penn con il film “Milk” (2009) di Gus Van Sant, ha ispirato i tanti attivisti per i diritti delle comunità LGBT non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Consapevole dei rischi che correva, Milk aveva inciso numerose cassette con le sue dichiarazioni, una delle quali è rimasta nella storia: “Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questo infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese”.

Ne restano ancora tante di porte da infrangere, in un paese in cui proliferano migliaia di associazioni anti-gay, alcune delle quali molto violente nei toni e nei programmi. I colori dell’arcobaleno, simbolo dei movimenti per i diritti LGBT (ma anche, e non a caso, dei movimenti pacifisti di tutto il mondo) hanno incorniciato il primo giorno da sindaco di Annise Parker, a dimostrazione del fatto che le lotte per le cause giuste pagano sempre

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