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Tripoli New Wave

Parte dalla costa la rinascita della città tra nuovi hotel e trade center. E all’interno della Medina due antichi palazzi sono stati trasformati in boutique hotel.

Leptis Magna
© Alessandra Gesuelli

C’è aria nuova a Tripoli. La capitale libica sta vivendo un periodo di cambiamenti ed è piena di cantieri, tra investimenti libici e internazionali. Si comincia dalla costa dove le gru costruiscono trade center e alcuni gruppi di hotellerie aprono le proprie strutture. Dopo lo storico Corinthia  e il Radisson Sas, nel 2009, un’altra compagnia internazionale si prepara a sbarcare nel paese: è prevista per fine anno l’apertura del nuovo Sheraton. Nascono anche hotel più piccoli dedicati al business e ai viaggiatori più attenti come il Plasma Hotel. Interni di design, wi-fi gratis nelle stanze e una terrazza, il Panorama Cafè, tra le più spettacolari della città  Da qui si gode una vista molto particolare verso il mare e le spiagge e sulle arterie principali di Tripoli.  

Ma la vera trasformazione si ha all’interno della Medina, a cui si accede dalla Piazza Verde, cuore pulsante della capitale. Siamo proprio accanto alla Fortezza,  Assai Al-Hamra, che oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale: 13.000 metri quadrati di esposizione  in cui sono raccolte testimonianze straordinarie del passato libico e i reperti più belli dai siti archeologici sparsi nel paese, oltre a memorabilia della rivoluzione del Colonnello Gheddafi, come la  sua vecchia Volkswagen blu. 

All’interno della Medina, tra i vicoli dell’animato suk, dove fare acquisti, si punta a recuperare i palazzi storici, soprattutto quelli in stile ottomano o coloniale, risalenti agli anni Venti, durante la presenza italiana. Così, due antiche residenze sono state recuperate per trasformarsi in boutique hotel.  Proprio accanto all’Arco di Marco Aurelio, unica testimonianza rimasta in città del periodo romano, Zumit Hotel  è un edificio del periodo ottomano. Intorno al bel cortile interno su due livelli, ci sono 10 stanze e 4 suite. Nel ristorante piatti tipici libici mentre gli arredi sono di artigianato tradizionale. Interni d’antan e atmosfera suggestiva nel più ricercato El Khan. Ricavato dall’unione di due case degli anni Venti, si sviluppa intorno a 4 eleganti cortili. Ha 15 stanze e un buon ristorante El Tajeen affacciato sulla piscina interna. Sul tetto una bella terrazza, ideale per un thè da gustare al tramonto.

Tornando verso la Piazza Verde, da cui partono le principali vie della città, un indirizzo da non perdere sulla centralissima via I Settembre è la libreria Dar – Al Fergiani. All’interno, libri in francese, italiano e inglese, vecchie litografie e mappe, cartoline in bianco e nero dell’epoca italiana e tutte le opere del Colonnello compreso l’immancabile libro verde.

Per una esperienza  gastronomica unica, niente di meglio di una visita al mercato  del pesce di Hoffra, a qualche chilometro dal centro. Tra i banchi di pesce fresco sono sorti numerosi ristoranti, molto popolari tra i locali e  gli stranieri che vivono a Tripoli, dove far grigliare il pesce appena scelto e acquistato. La città è inoltre la base ideale per una visita della Tripolitania. A circa due ore in macchina dalla capitale, tra uliveti e macchia mediterranea sono raggiungibili facilmente  le splendide città romane di Leptis Magna e Sabrata, vere perle del  ricchissimo patrimonio archeologico del paese.

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