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Percival Everett: un nuovo romanzo

Dalla sconfinata fantasia dell’autore americano un nuovo personaggio che somiglia incredibilmente all’attore Sidney Poitier e che farà riflettere e divertire con le sue rocambolesche avventure

sagoma nera

Definire qualcuno un “autore di culto” è sempre rischioso, perché inevitabilmente scende in campo la soggettività dei lettori, che hanno – com’è giusto che sia – mille sfumature di gusto e di passioni letterarie. Eppure è dura non utilizzare questa etichetta per Percival Everett, scrittore americano originario del profondo Sud – Georgia – autore fino ad oggi di un numero enorme di scritti (romanzi, invettive satiriche, saggi) e appena uscito in Italia con un altro piccolo grande capolavoro, “Non Sono Sidney Poitier”, pubblicato dalla casa editrice Nutrimenti.

La tagliente e irriverente fantasia di Everett partorisce un personaggio destinato a restare nel cuore dei suoi lettori: Non Sono Sidney è il suo nome, e Poitier è il suo cognome, un’eredità lasciatagli da una madre un po’ sciroccata, che lo mette al mondo dopo una leggendaria gestazione di 24 mesi.

Il nome del protagonista è naturalmente destinato a procurargli innumerevoli grane: a scuola i suoi unici contatti con i coetanei sembrano girare proprio attorno all’assurdità di questo nome, che crea irritazione e provoca nei suoi compagni l’irresistibile desiderio di prenderlo a botte. Non Sono Sidney è anche incredibilmente ricco. Sua madre aveva acquistato in tempi non sospetti un bel pacchetto di azioni della Turner Broadcasting System, l’embrione dell’impero mediatico di Ted Turner, che per riconoscenza decide di accogliere il piccolo a casa sua dopo la morte della madre, che considerava un vero e proprio portafortuna.

Crescendo, Non Sono Sidney finisce per somigliare sempre di più proprio a Sidney Poitier, il divo afroamericano di “Indovina chi viene a cena“, e questa somiglianza viene giocata da Everett per sondare il ventre molle dell’America – in particolare del suo Sud, ancora denso di tensioni razziali – con una stralunata lucidità.

In una serie di rocambolesche avventure, che si avvitano sempre di più attorno al parallelo tra le vicissitudini di Non Sono Sidney e le trame dei più famosi film interpretati da Sidney Poitier, il protagonista incrocia svariati personaggi, alcuni famosi – che, avverte l’autore, non sono in alcun modo da riferire a persone realmente esistite – che lo accompagnano nella sua odissea per conquistarsi un’identità che non sia definita soltanto dal suo nome “in negativo” o dalla montagna di soldi di cui dispone e che sembrano contribuire ulteriormente a nasconderlo.

Nel suo percorso incontrerà anche un professore di Filosofia dell’Assurdo, che porta il nome dello stesso autore, bizzarra guida nei meandri dell’istruzione universitaria che si sovrappone, con effetti esilaranti, alle reali abitudini e stranezze di Percival Everett.

Nonostante lo schema del racconto e le vicissitudini del personaggio potrebbero indurre a pensare diversamente, “Non Sono Sidney Poitier” non è un romanzo a sfondo “sociale”: certo, i problemi degli Stati Uniti con le loro gerarchie di classe, status e razza, sono presenti in ogni pagina, ma è la vicenda individuale di un essere umano che cerca se stesso ad interessare maggiormente Everett. Scoprire chi si è veramente, quando tutto il mondo è concentrato su chi “non” si è: ecco la vera missione di Non Sono Sidney.

Autore: Percival Everett
Titolo: Non Sono Sidney Poitier
Editore: Nutrimenti
Pagine: 251
Prezzo: € 16,50

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