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Una personale di Rashid Johnson a Milano

L’artista americano arriva in Italia con una mostra personale presso la Galleria Massimo De Carlo di Milano, presentando nuovi lavori riuniti sotto il titolo “25 days after October”

Rashid Johnson Multiple Consciousness, 2010
Courtesy Carlson, London / Galleria Massimo De Carlo, Milan

Un artista che è anche un mago. Nato come fotografo ma ad oggi anche scultore e creatore di installazioni. Rashid Johnson combina linguaggi diversi, mischia teorie e influenze per creare un’arte unica nel suo genere. Lo studio dell’alchimia e dell’astronomia  – che gli hanno fatto acquisire la nomea di "mago", per l’appunto – si fondono con la storia della comunità nera, così come la fotografia viene accostata ad installazioni inusuali, creando opere altamente simboliche.

L’artista americano arriva in Italia con una mostra personale presso la Galleria Massimo De Carlo di Milano, presentando nuovi lavori riuniti sotto il titolo “25 days after October”, poiché l’inaugurazione sarà proprio il 25 novembre. Si evidenzia quindi il forte legame con il qui ed ora, con una mostra strettamente legata al luogo che la ospita. Nel dettaglio si tratta di sculture e lavori su specchio ispirati a grandi scrittori quali William Faulkner, Bertrand Russell e William Edward Burghardt Du Bois, di cui quest’ultimo fu massimo esponente della cultura nera.

Johnson è cresciuto in questo tipo di cultura, accompagnato dalla musica hip hop e guardando il BET Network (rete dedicata alla cultura Afro Americana), e i suoi lavori ne sono impregnati, eppure non parlano solo alla sua gente, ma sono rivolti a tutti e sono capaci di comunicare con ogni tipo di pubblico. In quest’occasione, grandi specchi decorati con frasi, scritte in maniera semplice, quasi un richiamo alla street arte, oppure vere e proprie sculture fatte di piccoli pezzi di vetro, eleganti e raffinate, faranno parte di una mostra davvero inedita. Ma l’artista è noto anche per l’originale utilizzo che fa di piante e oggetti apparentemente non legati al mondo dell’arte, svuotandoli del significato originale e dandogli così nuovo senso.

In contemporanea  alla personale inaugura anche “Yotta Paintings”, una mostra collettiva che riunisce lavori creati appositamente da artisti da tempo legati alla galleria, come John Armleder, Olivier Mosset, Jim Shaw e Josh Smith e da nuovi nomi come Dan Colen, Nate Lowman e Aaron Young.

Dal 25 novembre 2010 al 25 gennaio 2011
GALLERIA MASSIMO DE CARLO

via Giovanni Ventura, 5
Milano
Da martedì a sabato, dalle 11:30 alle 19:30
Per ulteriori informazioni:
www.massimodecarlo.it

Didascalia opera:
Multiple Consciousness, 2010
Stampa su gelatina d’argento
128 x 101 Cm

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