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Il giardino dell’istmo

La parola Panamá pare significhi abbondanza di pesci (o di farfalle, secondo altri). La sua lussureggiante foresta pluviale possiede una grande varietà di ecosistemi: per ogni due specie vegetali sul pianeta, una è qui!

Panama

La parola Panamá pare significhi abbondanza di pesci (o di farfalle, secondo altri). La sua lussureggiante foresta pluviale possiede una grande varietà di ecosistemi: per ogni due specie vegetali sul pianeta, una è qui! E a Panama un quarto del territorio è area verde protetta (sono quattoridici i parchi istituiti dalla Autoridad Nacional del Ambiente). Qualche altro dato: diecimila varietà di orchidea, tra cui lo Spirito Santo, il fiore nazionale.
Non esiste altro paese in America Centrale in cui le aree urbane e le foreste pluviali convivano così da vicino. Si può fare del bird watching durante lora di pranzo e ritornare a lavorare nel pomeriggio.

La sua fauna rappresenta un imponente potenziale ecoturistico. Di fatto esistono mille specie note di uccelli tra i più variopinti ed esotici: dallaquila arpia al colibrì. E poi il rarissimo quetzal, presente solo da queste parti e nel vicino Guatemala.

Tra i non volanti: i bradipi, le piccolissime scimmie tití e le agilissime scimmie ragno. E poi il curioso perro de monte, il formichiere gigante e locelot cacciano e pascolano tra le erbacce. Lungo le rive dei fiumi e dei laghi gruppi di capibara, il roditore più grande del mondo.
Merita una particolare attenzione la presenza, nella regione vulcanica di El Valle, della curiosa pigmentazione della rana dorata.

Tra i più importanti parchi si segnalano, fra i tanti: La Amistad (tra Panamá e Costa Rica), il Volcán Barù, lIsla de Bastimentos, lIsla de Coiba, Sariguá, Natural metropolitano e Soberanía. Senza dimenticare Camino de cruces, Portobelo, e Interoceánico de las Americas.

Le avventure di ecoturismo includono anche viaggi a piedi e in canoa nella Selva di Darién. e rafting nelle rapide del fiume Chagres.

Le trecentosessantotto isole dell’Arcipelago di San Blas sono disseminate lungo la costa caraibica di Panama, dal Golfo de San Blas fin quasi al confine con la Colombia. Sono patria degli Indios Kuna, che le amministrano come provincia autonoma.
Una bellissima barriera corallina le protegge dalla violenza dell’oceano, l’acqua è pulita e cristallina e le palme da cocco si protendono gentilmente sulle spiagge candide facendone un vero paradiso e uno scenario fantastico per la sorprendente gente che la abita: cartoline? No, solo una delle meraviglie seme-sconosciute di Panama.

Anche avendo sentito parlare degli indios Kuna o Dule ci si sorprende la prima volta che li si incontra. È una etnia che ha radici che risalgono a secoli prima della scoperta del Nuovo Mondo, ma che ancora oggi conserva le proprie tradizioni e costumi con dignitoso orgoglio.

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