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I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York

Riprodurre il movimento sulla tela: ecco la sfida dei Vorticisti, ora in mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

William Roberts, Studio per il dipinto perduto 'Two-Step',  1915
© The Estate of John David Roberts. By courtesy of the William Roberts Society

Una pittura caratterizzata dal movimento e dall’energia che ne scaturisce, dal vortice visto come forza capace di smuovere le cose. Si tratta del Vorticismo, un movimento sviluppatosi tra Londra e New York che ebbe breve vita, dal 1913 al 1915 circa, ma che fu caratterizzato da uno stile particolarissimo, che viveva parallelamente agli altri movimenti astrattisti del periodo: il Cubismo in Francia e il Futurismo in Italia.

Il termine, diffuso da Ezra Pound su suggestione di un’affermazione di Boccioni, venne subito fatto proprio da quei pittori che vedevano la possibilità di immettere nella tela un movimento, prima negato a causa della bidimensionalità della tela stessa. L’artista, poeta e letterato Percy Wyndham Lewis ne scrisse il manifesto, e le sue opere, insieme a quelle degli altri rappresentanti del movimento (il cui più alto esponente è David Bomberg) arrivano oggi in Italia, in una mostra curata da Mark Antliff e Vivien Greene, dal titolo I Vorticisti: Artisti Ribelli a Londra e New York, 1914-1918.

Circa cento opere, tra quadri, sculture, fotografie e stampe, tentano di ricreare le mostre vorticiste che fecero conoscere la loro estetica al grande pubblico anglo-americano. Dal 30 settembre al 2 gennaio la mostra è stata presentata al Nasher Museum of Art della Duke University, a Durham, NC, e da lì arriverà ora alla Collezione Peggy Guggenheim e proseguirà, dal 14 giugno al 4 settembre, alla Tate Britain di Londra.

La pittura vorticista è caratterizzata da tratti spigolosi e duri, in cui l’astrattismo cancella le cose, visto che l’unica cosa che interessa è l’idea di movimento. La sua estetica è quindi ancora più radicale rispetto alle correnti gemelle, che i vorticasti consideravano piene di difetti e da cui cercavano di prendere il meglio, per arrivare a una una sorta di summa artistica.

Dal 29 gennaio al 15 maggio 2011
Collezione Peggy Guggenheim
Palazzo Venier dei Leoni
Dorsoduro 701
Venezia

Tutti i giorni, tranne martedì, dalle 10.00 alle 18.00

Ingresso 12 euro
Ridotto 10 euro o 7 euro

Per ulteriori informazioni:
www.guggenheim-venice.it

Didascalia opera:
William Roberts
Studio per il dipinto perduto ‘Two-Step’,  1915
Matita, acquerello e guazzo
Trustees of the British Museum, Londra
© The Estate of John David Roberts. By courtesy of the William Roberts Society