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Spartacus e Sherlock, per donne “dissidenti”

Non è una tv per donne. O forse sì? Nella settimana di Sanremo, tra vallette e reality, il pubblico femminile diventa maschio, per la sopravvivenza della specie

Spartacus
LaPresse

“Novità” della settimana: Isola dei Famosi 8, Festival di Sanremo 61 e al Grande Fratello una contestata lei è “accusata” di omosessualità da un’altra donna. Etero. Il sottofondo ideale, piuttosto che applausi spontanei, sarebbero le risate preregistrate degli anni ’80, ma nella tv dei reality, la realtà è questa: non c’è niente da ridere e forse nemmeno da applaudire. Almeno da un punto di vista femminile.

Infatti, se da un lato le primedonne (vallette? Guai!) di Sanremo, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, in conferenza stampa dichiarano lealtà reciproca (ma mai sarebbero scese in piazza con la sciarpa bianca), dall’altro Simona Ventura presenta la nuova squadra dei naufraghi che include una soubrette sfiorata dal venticello dello scandalo e la sorella di un calciatore geloso ai limiti del rispetto.
Infine al GF una concorrente addita il presunto lesbismo di un’altra concorrente, scandalosamente fidanzata in Casa.

Allora, se i presupposti sono questi, che dovrebbero fare le telespettatrici dissidenti, quelle che alle “novità” non ci stanno? Trasformarsi in telespettatori e godersi le vere novità in arrivo.

Se nell’arena della tv, infatti, le leonesse sbranano altre leonesse, in quella di Spartacus: sangue e rabbia sono i gladiatori a dare spettacolo. Parte infatti su Sky Uno (canale 109 di Sky) la versione di Sam Raimi sulle prodezze del mitico gladiatore. Il nuovo Spartacus, infatti è in chiave graphic novel, con scontri brutali sul filo dell’iperrealismo, scene di sesso piuttosto esplicite e un esibizionismo corporeo che ha indotto Sky ad una scelta mirata di palinsesto: versione edulcorata in prima serata il giovedì, integrale alle 23.10 della domenica. Dal 18 febbraio.

Invece, se le ex-telespettatrici occasionalmente pubblico maschile vogliono mantenere l’aplomb, ameranno lo stile tutto british di Sherlock, miniserie in onda dal 18 febbraio alle 21 su Joi. Le storie rivisitate del detective con pipa, berretto e lente d’ingrandimento, che oggi si attrezza anche di smartphone e somiglia in modo inquietante al Dottor House.

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