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Intervista a Simon Ungless

Intervista a Simon Ungless, Academy of Art University San Francisco

Academy of Art University San Francisco

Lei è a capo del Dipartimento Moda della Academy of Art University: qual è l’obiettivo di questa scuola?
La scuola di moda presso l’Academy of Art University fiorisce in un contesto in cui gli studenti studiano e si laureano acquisendo una conoscenza approfondita del settore, che corrisponde agli standard industriali di oggi. La scuola è impostata per simulare l’ambiente di lavoro, spesso assumendo professionisti del settore come insegnanti, in modo che gli studenti possano beneficiare della conoscenza delle attuali pratiche di lavoro; gli studenti inoltre lavorano insieme in team di progettazione come se fossero in una vera casa di moda.

Quali sono i progetti che si sviluppano nella scuola attualmente?
Ogni anno si da vita ad un grande fashion show, una sfilata, per cui gli studenti sono costantemente al lavoro sulle collezioni, e sono sempre incitati a partecipare a gare e concorsi. Inoltre, 180 è la rivista è scritta e prodotta da studenti di giornalismo di moda, permettendo loro di applicare le competenze in un contesto reale, lavorando a stretto contatto con l’industria in cui si apprestano a entrare. Fashion School Daily http://www.fashionschooldaily.com / è invece il blog di moda dell’istituto.

L’Academy of Art University di San Francisco è l’unica scuola a sfilare durante la settimana della moda di New York. Che cosa significa questo per gli studenti?
La scuola promuove i suoi neo-laureati con uno show di tale entità per presentare le collezioni di debutto ad un pubblico di media locali, nazionali e internazionali, all’industria della moda e ai dirigenti, reclutatori, progettisti, per favorire il loro ingresso nel mondo lavoro e lanciare la loro carriera. Molti studenti ricevono offerte di lavoro, o almeno buoni contatti. Inoltre coloro che vengono selezionati per partecipare alla sfilata hanno la possibilità di crearsi un portfolio, book fotografici e sito web.

Creatività, tecnica, talento: su quali elementi punta la scuola per formare un designer di moda?
La creatività, la tecnica e il talento sono tutti elementi importanti. I professori cercano di incoraggiare la libera espressione e lavorano per identificare la forza individuale e il filo conduttore di ogni studente. Dopodiché, l’estetica del design e il livello di abilità tecnica si concentrano su come delineare un percorso specifico per ogni studente, in modo che possegga le competenze necessarie per avere successo nell’ambiente.

Il tema del progetto ICE riguarda la moda sostenibile ed ecologica: come si sviluppano questi temi?
Nel 1998 la scuola di moda fu implementata da un programma di design ecologico e sostenibile. All’interno dell’istituto vi sono corsi di moda sostenibile, ospitiamo spesso esperti del settore per conferenze e seminari, organizziamo tour nelle aziende agricole locali. Educando gli studenti a queste tematiche, speriamo di incitarli a trovare soluzioni, essere responsabili, pensare con la testa di designer innovativi che adottano pratiche sostenibili, a concepire l’ecologia come filosofia di vita. E speriamo che diffondano la stessa coscienza attraverso il loro lavoro, perché la transizione al ‘green’ continui anche quando la tematica sarà meno in voga.

Se consideriamo i costi di produzione del prodotto artigianale, è difficile garantire la qualità senza rendere un articolo inaccessibile in termini di costi…
Incentivando il consumatore a capire il valore del prodotto artigianale, aiutiamo il mercato ad investire sulla moda calibrata. Bisogna aggiungere valore ai prodotti, anche attraverso qualità intangibili come l’eredità culturale, la legittimazione, la trasparenza nella catena produttiva, in modo che il consumatore possa davvero relazionarsi a quel prodotto.

Cosa rappresenta il Made in Italy per l’industria fashion? 
Il Made in Italy rappresenta la qualità, il lusso, la tradizione. È simbolo di eccellenti tessuti e sapienza nel crearli. Oltre ad essere confezionati in modo incantevole, gli abiti che provengono dal Made in Italy sono pieni di significato, ogni pezzo è fatto con cura e prodotto in un ambiente che celebra la bellezza. Made in Italy è firma di lusso e qualità.

Quali sono le sfide per  un brand di moda oggigiorno?
Con la globalizzazione di internet e la crescita di nuovi brand che nascono velocemente ogni giorno, la vera sfida è riuscire a mantenere la propria identità individuale. Il buon design viene ‘diluito’ attraverso la democratizzazione della moda. I nuovi stili vengono utilizzati come ispirazione per nuovi marchi, in modo così repentino che i negozi si riempiono di modelli prima ancora che il designer originale abbia esposto la sua collezione. E gli stilisti si ‘cannibalizzano’ da soli quando danno vita a partnerships con i grandi colossi commerciali. Offrire moda di qualità a prezzi di massa è un buon modo per incrementare il mercato, in teoria, ma nella pratica danneggia il marchio.