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Roller Derby: non è uno sport per femminucce

Sempre più amata dalle parigine, la disciplina sportiva del Roller Derby coniuga azione, gioco di squadra e… femminismo punk rock!

Atleta di Roller Derby
AP

Prendete casco, protezioni, paradenti e pattini a rotelle. Mixateli con calze a rete, top aderenti, hotpants, minigonne, tatuaggi, trucco e acconciature fuori dal comune. Difficile immaginare il risultato? Solo perché in Italia non se ne vedono molte, ma a Parigi di ragazze così ce n’è sempre di più. Non hanno paura di prendere botte e spintoni, ma non rinunciano al collant sexy (e a volte addirittura al tutù): sono le atlete di Roller Derby, disciplina nata negli Stati Uniti ma sbarcata anche in Europa, che ha conquistato le francesi in un batter d’occhio.
Si tratta di uno sport dai connotati davvero particolari, perché mescola la ‘violenza’ e la brutalità (sportivamente parlando, s’intende) ai vezzi estetici del post femminismo punk rock, con qualche sfumatura da pin-up rockabilly. Si tratta per la maggior parte di squadre auto organizzate, in origine maschili ma soverchiate nel tempo il gene femminile, secondo una precisa filosofia del Do It Yourself . Ecco che le atlete, impegnate in una corsa forsennata sui pattini a rotelle, in cui spintoni e gomitate sono assolutamente ammesse pur di non farsi superare, mantengono un vezzi ultra femminili. E nel sottofondo di un incontro c’è naturalmente la musica punk rock.
Questo sport apparentemente violento ma in realtà molto regolamentato (ci sono molti arbitri in campo, spesso in fuseaux o calze a rete), sta letteralmente facendo impazzire le ragazze francesi. Nel 2010 un film, Whip It con Juliette Lewis, realizzato da Drew Barrymore, ha portato questo sport oltreoceano, conquistando le giovani francesi e in particolare Bloody Vuitton – tutte le atlete hanno nomi d’arte – una giovane francese che ha deciso di dare vita ad un team parigino: le Paris Rollergirls.
In pochissimo tempo è nata la squadra di Bordeaux, di Tolosa, di Nantes, di Rennes, fino ad arrivare a circa quindici città in tutta la Francia. Il team parigino riflette benissimo lo spirito della città: atlete cosmopolite, di qualsiasi ceto sociale, combattive e allo stesso tempo sensuali. Una disciplina che sta crescendo rapidamente, anche perché piace a chi non ha mai fatto sport prima – molte delle atlete dichiarano di non aver mai indossato i pattini prima di innamorarsi del Roller Derby! Vista la rapida espansione di questa disciplina ‘hard rock’ aspettiamo solo di sapere quando arriverà il primo campionato ufficiale francese.
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