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Il Kenya delle meraviglie

Non è mai troppo tardi per andare in Kenya, neanche a settembre: alla scoperta di un paese dalle tante meraviglie

Kenya gazzelle
Courtesy of©Oleg Znamenskiy/Shutterstock

Non è mai troppo tardi per andare in Kenya, neanche a settembre. E non solo perché almeno fino a ottobre lo stato dell’Africa orientale, a cavallo dell’equatore e “refrigerato” dall’oceano Indiano, è salvo dalla stagione delle piogge (quelle invernali denominate “lunghe”), o perché rispetto ad altri periodi c’è meno afflusso di turisti, ma soprattutto perché questo è un paese dalle tante meraviglie, che non si conosce con un solo viaggio.

C’è lo spettacolo della natura che gioca a mascherarsi in tanti modi diversi: foreste pluviali e deserti, altopiani e depressioni, spiagge tropicali e savane…a seconda del punto in cui ci troviamo il panorama non è mai lo stesso. E quello di incrociare a pochi centimetri di distanza lo sguardo di un Big Five, sentirne il respiro, ritrovarsi catapultato dentro la sua vita.  Ci sono le lunghe tradizioni di popoli e tribù, le contaminazioni dei conquistatori, gli influssi dell’impero britannico (di cui il Kenya è stato una colonia fino al 1963), il desiderio di un paese di definire la propria dimensione, il delicato equilibrio che si crea quando uno stato si apre al resto del mondo.

C’è il Parco dell’Amboseli e la cava abbandonata trasformata in riparo per gli animali (parco di Haller) con la romantica storia di Owen e Mzee: Owen è un piccolo di ippopotamo che ha trovato rifugio ad Haller dopo essere stato salvato dal mare dove era stato trasportato dalle acque in piena per un violento nubifragio; Mzee è una testuggine centenaria. Tra i due dopo una prima “antipatia” reciproca si è instaurato un tenero rapporto familiare dove il vecchio Mzee fa da “mammo” al giovane Owen e coccole affettuose sono all’ordine del giorno.

Ci sono i safari di ogni tipo, a piedi, in mongolfiera, con la jeep, sul cammello, e i misteri di Gedi, la città perduta Swahili nascosta nella foresta di Arubuko Sokoke. Ci sono le lunghe distese di sabbia bianca bagnate dall’oceano, le barriere coralline con i loro tesori sommersi, la brezza marina e i tramonti sul mare, le baie di Watamu e le spiagge di Malindi. Questo è solo un assaggio di quello che si può vedere e vivere in Kenya, dove è impossibile evitare il contagio da “mal d’Africa”. Perciò cosa aspettate ancora per preparare i bagagli…se non ora quando?

Proposte di viaggio
Il Coral Key Beach Resort di Malindi affaccia sulla spiaggia di Silversand, lunga 3 km di sabbia e confina con il parco marino, è immerso in un bel giardino tropicale e si trova a 1 chilometro dal centro della città e a 120 chilometri dall’aeroporto internazionale di Mombasa. Il complesso residenziale è suddiviso in due aree: il Coral Key in stile africano con 98 stanze superior e lo Yachting Club con 22 camere de luxe s suite in stile arabo. Per il mese di settembre i prezzi per un soggiorno 9 giorni/7 notti con trattamento di pensione completa partono da 999 euro a persona (volo diretto da Milano e Roma). Per info Passatempo Tour Operator – www.passatempo.it; info@passatempo.it

Indirizzi utili

www.magicalkenya.com

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