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Food design al cubo

Raffinato o grezzo, lo zucchero non può lasciare l’amaro in bocca nemmeno ai food designer che, reinventando la classica zolletta, arrivano persino a giocare con i gusti personali in fatto di caffè &C

Zucchero zolletta

Sfuso, contato in cucchiaini, oppure in bustina o packaging fantasiosi, ma anche in zollette, con quella forma squadrata che pone limiti fisici al dosaggio: lo zucchero è materia dolce anche per il food design
Già, perché, davanti ad un caffè, se si potesse andare oltre alle forme classiche dello zucchero, ci si sentirebbe meno in colpa, ad “abbondare”?

Su certi “vizi” bisogna ironizzare, perché si tratta di quei piccoli, irrinunciabili piaceri della vita. Allora prendiamola con gioco e abbondiamo: le zollette dell’israeliano Stav Axenfeld sanno come rendere meno amaro un caffè un po’ troppo zuccherino.“Quanti cucchiaini?” è la domanda (a volte) del senso di colpa, ma grazie ad un design a numeri romani da uno a tre che visualizza (ed effettivemente contiene) la quantità preferita di zucchero, il sorriso è assicurato. Se non altro perché, bianco o di canna, abbondante o parsimonioso, il gesto è sempre uno solo!

Per Shun Ishikawa il gesto di zuccherare un caffè o un thè bollente  coincide con le forme poetiche della natura o di certi manufatti umani ingegnosi e perfetti. Ecco allora che le zollette diventano foglie che fluttuano nei liquidi, fiocchi di neve che si sciolgono nel calore oppure ancore da marinaio che non affondano mai, ma galleggiano e si sciolgono.

Il food design orientale, tra rituali del thè e sculture di cibo, ridisegna le forme dello zucchero anche in chiave malinconica, pur ironizzando sul modo di dire “versare lacrime amare”. Jung You disegnando Sweet Tears, zollette a forma di lacrima, rinnega l’amarezza del pianto.

Più gioco di così non si può, Tetris Sugar di Danil Zdorov è una collezione di zollette sagomate nelle forme del famoso videogame, per giocare al cospetto di un caffè e non pensare alle calorie.

Infine, c’è persino il 3D: Sugarblocks di John Truex, in collaborazione con Audrey Russel sono zollette al cubo. Quasi la forma classica, non fossero quelle due cavità al centro, che un po’ ricordano i mattoni forati per l’edilizia, ma in realtà un raffinato (è il caso di dirlo) esempio di food design.

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