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Una retrospettiva dedicata a Georgia O’Keeffe

Autoritratti semi astratti, palazzi di New York, grandi fiori sensuali, paesaggi desertici. Questi gli elementi nelle tele di Georgia O’Keeffe, in mostra a Roma

Georgia O'Keeffe, Ram's Head, Blue Morning Glory, 1938
© Georgia O'Keeffe Museum

Dopo aver portato in Italia le mostre la Gloria di New York ed Edward Hopper, la Fondazione Roma organizza una retrospettiva completa dell’artista americana Georgia O’Keeffe, aggiungendo un ulteriore pezzo ad un puzzle che sta pian piano svelando alla città il volto dell’arte americana del XX secolo.

L’arte della pittrice americana viene illustrata in tutti i suoi passaggi, permettendo al visitatore di farsi un’idea precisa della sua poetica e delle fasi artistiche da lei vissute. L’esposizione – composta da sessanta opere, provenienti principalmente dal Georgia O’Keeffe Museum di Santa Fe – è suddivisa in quattro sezioni cronologiche e tematiche, dai primi tentativi astratti, che subito impressionarono la critica del suo tempo, fino alle ultime opere, fortemente influenzate dal paesaggio del Nuovo Messico.

Astratto e figurativo si susseguono nella sua vita, a volte mescolandosi, facendo dei paesaggi dell’ultimo periodo delle tavolozze di colore, e rintracciando figure umane negli esperimenti delle forme. Spesso sono state date interpretazioni errate delle sue opere, volendo trovare implicazioni psicologiche, ma l’artista ha sempre dimostrato grande lucidità, unendo alla perizia artistica quella critica. Fino alla fine della sua vita ha continuato a dipingere e ad esporre le sue opere – anche grazie al supporto del marito, Alfred Stieglitz – non fermandosi neanche davanti alle difficoltà fisiche, quando i problemi alla vista la bloccarono, infatti, si fece aiutare a dipingere.

Gli autoritratti semi astratti, i palazzi di New York, i grandi fiori sensuali, i paesaggi desertici, sono elementi che trovano via via posto sulle sue tele, sempre caratterizzate da un tratto nitido e da una grande pulizia formale. La mostra, curata da Barbara Buhler Lynes, dopo il passaggio romano, sarà a Monaco e ad Helsinki, portando in giro il talento di una delle più importanti pittrici del secolo scorso.

Dal 4 ottobre 2011 al 22 gennaio 2012
Fondazione Roma Museo
Palazzo Cipolla
Via del Corso, 320
Roma
Tutti i giorni, tranne lunedì, dalle 11.00 alle 20.00
Intero 10,00 euro
Ridotto 8,00 euro

Per informazioni:
www.fondazioneromamuseo.it

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