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La rivoluzione… è verde!

Sarà presentato alla Biennale di Architettura di Venezia il progetto “PHS Pops Up Garden” che a New York ha trasformato un lotto inutilizzato in un’oasi urbana verde, con verdure coltivate biologicamente

orto urbano
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Negli ultimi anni, una “rivoluzione verde” è in atto nelle metropoli di mezzo mondo per opporsi al degrado della città e per mettere in primo piano l’importanza ed il valore della natura e del paesaggio nella società contemporanea. Dalla guerrilla gardening agli orti urbani collettivi, la sfida non poteva non essere accolta anche dai designer che si sono aperti ad un’ampia riflessione sulla riappropriazione del territorio  metropolitano, anche a scopi alimentari.

Per chi fosse appassionato di architettura e di verde urbano, alla XIII Biennale di Architettura di Venezia, l’Istituto di Urban Design di New York City organizza, come rappresentanza degli Stati Uniti d’America, la mostra americana, “Interventi spontanei: azioni progettuali per il bene comune“, a documento dei progetti avviati da architetti e progettisti volti a portare un cambiamento positivo nell’urbanizzazione pubblica.

Nella presentazione ufficiale sarà esposto il progetto della PHS (Philadelphia Horticultural Society) chiamato  “PHS Pops Up Garden” realizzato l’anno scorso tra la 20th Street e Market Street a Philadelphia. Il Pops Up Garden ha trasformato un lotto abbandonato da molto tempo in un’oasi urbana piena di verdure coltivate biologicamente e piante ornamentali.

Il PHS Pops Up Garden è tra i 124 progetti urbani scelti tra oltre 450 candidature per la mostra degli Stati Uniti alla Biennale. Il Pops Up Garden, che era in esposizione da giugno a ottobre 2011 nel centro cittadino di Philadelphia, era stato presentato nel programma PHS Harvest City, finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro e per avviare una rete di orti comunitari che producono prodotti freschi distribuiti ogni settimana ad oltre 1.000 famiglie.

“E’ un grande onore essere inclusi nella presentazione degli Stati Uniti a Venezia”, ha detto il presidente della PHS Drew Becher. “Questo è una testimonianza del talento e duro lavoro dei nostri progettisti e giardinieri, che hanno trasformato un lotto vuoto del nostro quartiere in uno spazio verde e  vitale che ora potrà ispirare i visitatori della Biennale da tutto il mondo.” 

 

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