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“Made in China” per le divise olimpiche Ralph Lauren

Non si placano le polemiche in Usa dopo che si è scoperto che il marchio Ralph Lauren ha fatto realizzare in Cina le divise olimpiche degli atleti

Ralph Lauren divise olimpiche
APimages

I preparativi per le Olimpiadi di Londra 2012 sono ormai alle ultime battute, ma le polemiche sono all’ordine del giorno. Come molti sanno, per il grande evento sono stati chiamati a raccolta i più celebri stilisti per firmare le divise olimpiche degli atleti. Per vestire la nazionale statunitense si è scelto il marchio Ralph Lauren. E qui nasce il problema: la notizia è che Ralph Lauren, icona della moda americana nel mondo, ha fatto realizzare le divise ufficiali degli atleti Usa nientemeno che in Cina. La scelta di un look in linea con i colori della bandiera nazionale, non è quindi bastato a placare gli animi di chi ha gridato al tradimento e si è schierato in difesa del  made in Usa in un momento tanto difficile per l’economia del paese. «Sono sconvolto. Il Comitato olimpico dovrebbe vergognarsi – ha attaccato Harry Reid, capo della maggioranza democratica al Senato -. Credo che dovrebbero prendere tutte le uniformi, ammucchiarle, bruciarle e rifare tutto daccapo». Chi invece si chiama fuori dalle polemiche è il mezzofondista Nick Symmonds, che su Twitter per primo commenta: «Le nostre divise Ralph Lauren per la cerimonia di apertura sono fatte in Cina. Allora, hmm, grazie Cina».

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