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Al Lido di Venezia parte Circuito Off

Tredicesimo appuntamento con il festival, dove l’ibridazione tra i linguaggi è di casa

Circuito Off

Un antico Monastero che per quattro giorni si trasforma in piattaforma che parla i linguaggi del contemporaneo. Questo lo scenario della 13ma edizione di Circuito Off, il festival che si terrà al Lido di Venezia dal 29 agosto al primo settembre, in contemporanea con la Mostra del Cinema. Denso di appuntamenti, con ben ventidue video in concorso, quattro schermi e quattro serate tematiche, Circuito Off ha come sempre l’obbiettivo di restituire una fotografia della nostra realtà, offrendo un grande schermo ai registi più innovativi del nostro tempo.

Arte, moda, musica, cinema, architettura: tutto ormai si mescola nei formati e supporti più disparati. Circuito Off assume sempre più i connotati di macro-contenitore delle nuove tendenze attuali e underground, con nomi illustri e talenti emergenti che fanno dell’ibridazione di linguaggi il proprio terreno d’elezione. L’Open Cinema ospita ogni sera nomi internazionali e la proiezione dei video in concorso, mentre nelle Room A e Room B si susseguono alcuni video sperimentali, come il work in progress dell’artista americano Arthur Duff: quattro video che saluteranno il pubblico sul mega schermo dell’ingresso.

Ogni serata sarà a tema: la prima, Art Meets Architecture, apre le porte con un mediometraggio dell’artista Cristian Manzutto, che per Estudio de Produccion presenta nell’Open Cinema la Ruta del Peregrino, 117 Km percorsi ogni anno in Messico da 2 milioni di persone, puntellati da avveniristiche infrastrutture dedicate alla spiritualità contemporanea da alcuni dei più importanti architetti nel mondo. Con Fashion in Motion, tema della seconda serata, l’obiettivo si focalizza sull’intreccio tra moda e immagine in movimento. La nota linea Malìparmi presenta in anteprima nella Room A un video realizzato da giovanissimi talenti, che racconta il viaggio ideale di un abito attraverso tre capitali europee: Roma, Parigi e Istanbul. Nella Room B, troviamo Marcus Werner Hed con In Our Ghetto documenta Kinabuti Show, innovativa casa di moda nigeriana nata nel 2010. Infine, evento speciale della serata nell’Open Cinema, il focus curato insieme al Centre Pompidou di Parigi dedicato a ASVOFF, progetto cult itinerante che sintetizza la creatività alle frontiere della moda, luogo di innovazione per eccellenza.

La serata di venerdì 31, nelle Room si vedrà una selezione del video artist e regista Francesco Meneghini e del giovane filmmaker lituano Rimantas Lukavicius, mentre nell’Open Cinema la retrospettiva d’autore dedicata a Zoe Cassavetes, figlia d’arte e talentuosa regista emergente. Il tema della serata è Talents in Moving Image. Lultima serata è dedicata a Human Rights & New Tecnologies: nella Room B i corti realizzati con i nuovi telefonini Sony Xperia, nell’ambito della collaborazione lanciata lo scorso anno che dimostra come una storia possa essere raccontata semplicemente usando l’oggetto che tutti noi utilizziamo ogni giorno. Cinema del Centre Pompidou e Catherine Champeyrol, produttrice francese esperta di pubblicità, con il solo criterio di raccontare il mondo con uno sguardo diverso e allo stesso tempo reale, forse a tratti poetico.

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