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A lezioni di seduzione in Laguna

Olga Kurylenko, Rachel McAdams e Romina Mondello. Le donne di Malick raccontano i meccanismi della conquista

Olga Kurylenko
La Presse

Lui, Terrence Malick, semplicemente non c’è, snobba la stampa e non rilascia dichiarazioni. Ma le sue donne sono tutt’altro che invisibili, brillanti di talento e bellezza sopra le righe. “To the wonder” di Terrence Malick, è il film più atteso di questa giornata, ma spentosi il chiacchiericcio sulla presenza o meno del regista al Festival, è stato lo charme delle attrici del film presenti al Lido, Olga Kurylenko e Romina Mondello, a parlare per il regista. Perché “To the wonder” è innanzitutto un film d’amore e di seduzione. Ecco quindi le donne di Malick e la loro inconfondibile idea di allure.

Partiamo con una dea bruna, di sangue ucraino che invece di camminare, fluttua sulla terra, grazie al passato di ballerina classica: Olga Kurylenko, già vista nell’ultimo James Bond, incanta il Lido con una bellezza naturale e un look raffinato. Indossato un abito bianco con gonna fino al ginocchio, impreziosito e modernizzato da un inserto che taglia verticalmente il busto e una cinta beige a sottolineare il vitino di vespa. Olga, ha sorriso ai fotografi con dolcezza mentre il fascino della pelle chiara è stato poi sottolineato da una coppia di orecchini di perle splendenti. L’outfit della Kurylenko è apparso perfettamente in linea con il personaggio interpretato nel film. Interpreta infatti affascinante donna francese, sbarazzina e naïf che fa perdere la testa a Ben Affleck senza un filo di trucco e un accenno di tacchi: “I due amanti si lasciano si prendono, ma si amano comunque. La gente, spesso, si separa ma riprova perché ci crede comunque, quello che ci fa andare avanti è l’amore. La gente ha sempre speranza e poi non funziona. A volte sì. C’è una domanda, c’è un libero arbitrio o qualcosa che regna su di noi e decide il nostro destino”. Più conturbante è invece apparsa la collega Romina Mondello, attrice nostrana. Abito blu, zeppa e cerchietto in testa neri. La Mondello azzarda l’accoppiamento di due tonalità scure e appare emozionata ed onorata mentre racconta dell’esperienza sul set: “La cosa sorprendente è che io ho ritrovato delle cose di me, delle cose profonde che mi riguardano e ci eravamo visti una sola volta. Mi sembrava quasi impossibile che una persona potesse conoscermi emotivamente”.

Tra due brune, una bionda, Rachel McAdams, purtroppo non presente a Venezia. Per l’attrice canadese il regista immagina un ruolo di ex amante, proprietaria di un ranch. Pantaloni lunghi da cavallerizza, giacche pesanti e ingombranti, guanti da lavoro. Rachel si prende cura dei cavalli e del bestiame. Ma la sua bellezza non perde un colpo, splende anche attraverso gli abiti da lavoro, con un tocco di sensibilità animalista che la rende ancora più dolce. Per Malick c’è quindi poco da discutere. “To the wonder” esprime un’ideale di bellezza e seduzione molto preciso, quasi un diktat: siate naturali, scegliete un look acqua e sapone e lasciatevi vestire solamente dalla passione del vostro compagno, dal suo sguardo carico di attrazione.