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Taste of Roma: il gusto della capitale

Il gusto di Roma e della sua cucina. Dal 20 al 23 settembre l’Auditorium Parco della Musica si trasforma in una grande rassegna gastronomica a cielo aperto grazie a Taste of Roma 2012

Spezie da gustare

E’ la Roma coatta e antica della trippa e dei carciofi, ma anche di ristoranti e sapori più elaborati, che mischiano tradizione ed innovazione. Questa è la Roma da mangiare e da bere, e una nuova iniziativa arriva a celebrare e diffondere la sua cucina. Parliamo di Taste of Roma 2012, dal 20 al 23 settembre presso i giardini pensili dell’Auditorium di Roma, il più grande restaurant festival della capitale che vedrà protagonisti l’alta cucina e l’eno-gastronomia d’eccellenza. Un Taste Festival è una formula sperimentata ormai in tutto il mondo che mischia viaggio nei sapori al divertimento. Dopo Londra, Dublino, Sydney, Amsterdam, Cape Town, Dubai e Milano, dove la terza edizione ha ricevuto un enorme afflusso di pubblico, anche Roma avrà il proprio festival. Per realizzarlo l’organizzazione, ha messo insieme una vetrina dei ristoranti e degli chef più quotati di Roma e delle aziende tradizionali che producono e diffondono cibo di qualità.

Tra gli stand dei ristoranti, troviamo alcune vecchie e nuove conoscenze romane: “Agata e Romeo”, “Giuda Ballerino”, “Il Pagliaccio” e molti altri. Tra gli chef ospiti spiccano i nomi di Giuseppe Amato, capo pasticciere di “La Pergola”, Nazzareno Lavini, pasticciere di “Palombini” noto luogo della capitale e molti altri. Tra i tanti eventi ai quali si può assistere ma è opportuno iscriversi segnaliamo, Electrolux Taste Theatre di Taste of Roma, palcoscenico dove si esibiranno alcuni chef in show-cooking, a metà tra performance e cucina. Ma se l’esibizione è un momento presente della rassegna, c’è anche spazio per interazioni con il pubblico e la chance di imparare dai maestri. E’ questo lo scopo dei corsi della Electrolux Cookery School organizzati in collaborazione con Sale&Pepe e Congusto. 24 postazioni fornite da Electrolux attenderanno chi vorrà cimentarsi con una lezione di cucina.

Sì, ma poi per mangiare tutto ciò che si è già gustato con gli occhi? Acquistando il biglietto d’ingresso, ne esistono di vari tipi a seconda dell’orario di entrata  potrete degustare un calice di ottimo vino, e conservarlo come ricordo, oppure, ad un prezzo superiore, comprare un pacchetto di assaggi presso gli stand. Solo per far nascere un po’ di acquolina: bruschetta con lardo di cinta senese e tartufo nero, presso lo stand San Pietro a Pettine, oppure un assaggio di raviolo di ossobuco su crema di patate o conchiglia in trafila di bronzo in assoluto di molluschi presso OliLà. Roma aspetta il suo pubblico di appassionati e affettuosi mangioni a fauci spalancate.

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