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Kreayshawn, la nuova ribelle dell’hip hop

La nuova bad girl dell’hip hop si chiama Kreayshawn, divide il mondo del rap tra chi la adora e chi la detesta, e odia le fashioniste, nonostante ne stia diventando l’icona

Kreayshawn
Courtesy of Max

Un nome che lascia interdetti sulla pronuncia, una serie infinita di tatuaggi, un linguaggio da bad girl ed ecco che il fenomeno è servito: Kreayshawn è diventata (grazie a Youtube) una star in un lasso di tempo brevissimo. Il suo ‘Gucci Gucci’, il singolo diventato virale e che ha spopolato tra gli utenti del web, l’ha lanciata nella notorietà, anche se non mancano ruggenti critiche dai suoi colleghi del mondo hip hop.

23 anni, originaria di San Francisco ma cresciuta ad Oakland – nel ghetto, da brava rapper – Kreayshawn ha un passato familiare travagliato, come ha rivelato nell’intervista a Max da oggi in edicola: la madre (il vero padre non sa chi sia) l’ha abbandonata nella preadolescenza, e giovanissima ha dovuto imparare a cavarsela da sola, non sempre rimanendo sulla ‘retta via’. Natassia Gail Zolot, questo il suo vero nome, ha origini russe e la musica ribelle nel sangue, la mamma è infatti un ex membro del gruppo punk garage The Trashwomen. Lasciata la scuola molto presto, per un periodo ha vissuto spacciando cocaina, ma è il suo innato amore per la videocamera che segna la svolta. Capendo ben presto di avere delle doti da video maker, Kreayshawn si avvicina al mondo dei video musicali, girandone alcuni per gli amici, fino a venire notata da un professore del Berkley Digital Film Insitute, che frequentò per un breve periodo.

Trasferitasi di nuovo a Los Angeles, comincia a lavorare sulla sua musica, ed ecco che nasce ‘Gucci Gucci’ la presa in giro in chiave dance hip hop di tutte le ragazze fanatiche dei brand e della moda. Ciò nonostante Moschino l’ha vestita dalla testa ai piedi per un party milanese in cui si è esibita quest’estate “Sai com’è, sono cresciuta nel ghetto di Oakland e dovevo darmi una sistemata. Io continuo a credere che quelle che pensano solo ai marchi e la mettono giù dura sono delle stronze. Invece se lo fai con un pizzico di ironia, vestirsi è divertente” dichiara a Max.

Il suo boom virale (37mila click per il primo video, 1milione di fan nei social network) ha provocato anche le reazioni negative di diversi pezzi grossi del rap: i ‘duri e puri’ l’attaccano, e in effetti l’album d’esordio, uscito poche settimane fa, non ha ottenuto il successo sperato. Si ispira a Nicki Minaj, adora(va) Amy Winehouse e il suo mito è Gwen Stefani, ma il suo passaggio da sconosciuta a star rischia di essere una meteora.