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Nella testa di Philip Treacy

Il cappellaio inglese si racconta nel libro di Kevin Davies

Philip Treacy

Per la prima volta, il modista Philip Treacy si racconta in un libro che rivela il dietro le quinte della sua lunga carriera nella moda.
L’opera “Philip Treacy: Head, Wear and Work” è stata realizzata dal fotografo Kevin Davies, l’unico che da oltre venti anni ha libero accesso al mondo del “cappellaio matto” del fashion system.
Le fotografie, immortalate splendidamente da Davies per Philip Treacy, nascono da una stretta amicizia tra i due artisti e sono state concepite e realizzate in dieci anni di collaborazione.

Laureato alla Royal College of Art di Londra, Treacy nei primi anni Novanta viene “scoperto” dalla fashion editor della rivista Tatler, Isabella Blow, che lo aiuta con dedizione nella sua carriera di disegnatore di cappelli.
Il primo incontro tra Davies e Tracy avvenne per conto della rivista Vogue, che chiese al fotografo un ritratto del timido designer alle prime armi. Le riprese nel seminterrato della casa di Isabella Blow, dove Treacy aveva creato il suo laboratorio, si rivelarono il principio di un rapporto di grande creatività.

Davies ha avuto accesso senza restrizioni al mondo di Tracy, fotografando e documentando la sua storia di artista e artigiano: dai primi anni di lavoro all’interno dello studio nel seminterrato della Blow fino alla realizzazione delle sue incredibili creazioni e la preparazione delle sfilate per Chanel, Valentino o Ralph Lauren. Il libro mette in mostra oltre 200 immagini delle sue incredibili opere d’arte, uno sguardo dettagliato alla sua professione che comprende anche alcuni scatti delle sue muse come Lady Gaga, Grace Jones e Naomi Campbell.

I commenti accanto alle immagini, sia di Davies che di Treacy , contribuiscono ad accrescere l’atmosfera di  empatia tra i due artisti. I lettori vengono catapultati tra i ricordi della coppia in quei primi giorni di collaborazione: l’aria dello studio piena di “un mix pungente di colla e vernice” e la musica techno, le infinite tazze di tè, la testa del manichino di legno sul quale ogni cappello che Treacy ha progettato è stato preventivamente sagomato.

E Davies in quel mondo è diventato una costante, un osservatore invisibile pronto a documentare l’animo nascosto di Treacy, fornendo una muta interpretazione dell’intricato processo di lavoro di uno di modisti più celebri della moda contemporanea.

Il libro parte dal racconto della sua ultima sfilata nel 2012 a Londra, che ha segnato il suo ritorno nella capitale dopo 13 anni, e che Lady Gaga ha definito “the greatest milliner of all time”. Sfogliando le pagine si può ammirare il cappello progettato per Camilla Parker Bowles durante il suo matrimonio con il principe Carlo, mentre il volume si conclude con i disegni e bozzetti per le nozze reali tra il principe William e Kate Middleton, per il quale il designer ha creato 36 copricapi.
“Il matrimonio reale ha ricordato al mondo che i cappelli hanno sempre avuto un ruolo importante nei grandi eventi della storia”, ha sottolineato Treacy.

Il volume è stato pubblicato da Phaidon press al costo di 39,95£.

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