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Fitness per la casa ecologica: JF Kit House

Il volto del fitness anni ’80, Jane Fonda, diventa fonte di ispirazione per la bioedilizia. Ecco la casa che si alimenta con l’esercizio fisico

jane fonda kit house
Courtesy of Elii Studio Foto Miguel de Guzman

E’ una della più grandi attrici di Hollywood e la regina incontrastata del fitness: oggi Jane Fonda è anche l’ispirazione per una casa ecocompatibile, che funziona grazie… all’esercizio fisico. La Jane Fonda Kit-House è un’idea (che è stata esposta come installazione presso il CIVA di Bruxelles – Brussel’s Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage) dello studio di architettura spagnolo Elii, e si basa fondamentalmente sulla produzione di energia cinetica che scaturisce dall’esercizio fisico.

La proposta degli architetti di Elii è in pratica trasformare l’intera casa in una unità di produzione energetica: attraverso il fitness si crea energia per cucinare, utilizzare gli elettrodomestici, scaldare l’acqua del bagno. Si diventa completamente autosufficienti, e per di più ci si mantiene in forma. Attraverso contatori intelligenti e dispositivi di monitoraggio a risparmio energetico si ha un controllo costante sulla quantità di energia prodotta e utilizzata, e gli ideatori si spingono anche più in là quando ipotizzano che questa energia possa diventare una forma di pagamento (più ne produco, meno pago di affitto o mutuo). Il mobilio interno è pensato per pedalare, sollevare pesi, fare torsioni attraverso attrezzi che sviluppano energia cinetica, e allo stesso tempo innaffiare le piante, per esempio.

JF Kit House è quindi unità abitativa ma anche palestra, che dal punto di vista estetico si presenta come uno spazio con diverse sfaccettature (ricorda un origami, ma di legno), con barriere parziali e traslucide posizionate con angolature che permettono agli abitanti della casa di vedere le altre stanze, dando una sensazione di dinamicità e suggerendo un concetto caro all’ecologia: vivere in modo green è un concetto olistico, che non si limita ad un ambito.

Certo tornare a casa stanchi la sera e dover pedalare per accendere il forno potrebbe non essere il sogno di tutti, ma il progetto di Elii studio può essere uno spunto, un’intuizione efficace per far capire quanta energia potremmo produrre e non sprecare in modo del tutto autosufficiente.