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Tutta la sincerità di Valeria Golino

Video intervista: l’attrice racconta la sua prima volta dietro la macchina da presa con Miele

Valeria Golino
LaPresse

Il look di Valeria Golino

Valeria Golino non è capace di mentire. Lo scopriamo quando discutiamo con lei a proposito di Miele, il suo primo film da regista (attualmente nelle sale) che sarà presentato al Festival di Cannes tra due settimane: “Ve lo confesso – racconta –  Cannes è una bella esperienza, ma è meno divertente di quello che si pensa”. E poi aggiusta il tiro: “Sono comunque molto contenta. Ho sempre pensato intimamente di volere presentare il film sulla Croisette. Mi mette allegria e mi dà un senso di appartenenza alla cinematografia mondiale. Ecco questo mi riempie di orgoglio”.

Miele, prodotto dal suo partner Riccardo Scamarcio, esplora il “suicidio assistito” affidando lo spettatore al punto di vista di Jasmine Trinca che interpreta “un angelo della morte”, una persona che offre ai malati terminali la soluzione estrema per smettere di soffrire. “Mi piacciono i primi piani esagerati – racconta la regista – Jasmine, più la filmavo più volevo avvicinarmi a lei. La sua bellezza mi ha dato la voglia di guardarla. E più ti avvicini, più lei diventa bella”.

Nella video intervista realizzata da Film.it (che vi mostriamo in alto), la Golino racconta le sue paure da regista, e i suoi ricordi sul set di Rain Man affiancata da Tom Cruise e Dustin Hoffman, confessando: “All’epoca non studiavo abbastanza, mi dimenticavo le battute, mi facevo le canne. Tutta una serie di cose che adesso non farei più”.

Miele è distribuito nei cinema da BIM: leggete la recensione su Film.it