Pubblicato il

La pop art nei fotogrammi cinematografici

La mostra POPfilmART evidenzia attraverso il cinema la forte influenza che la pop art ha avuto sul costume, il design e l’estetica

Pop Film Art

Immagini impresse nella memoria di chi ama il cinema del passato, nostalgiche per chi lo ha vissuto, affascinanti per chi lo conosce oggi, in ogni caso indelebili: a Roma presso la Biblioteca Angelica POPfilmART: visual culture, moda e design nel cinema italiano anni ’60 e ’70, una coloratissima mostra fotografica. Non si tratta solo dei flashback più emblematici della storia del cinema anni ’60 -‘70, ma di quelle immagini che più evidenziano l’influenza della pop art nel design, la moda e l’arte, spesso analizzato singolarmente ma non in un’ottica più ampia che utilizzi il cinema come mezzo.

Pensate ad esempio a Vittorio Gassman in un prato con accanto una gigantesca lattina di carne in scatola (Lo scatenato, 1967, regia di Franco Indovina), oppure a Marcello Mastroianni con dolcevita nero da esistenzialista in una scenografia optical come quella de ‘La decima vittima’ (1956, Elio Petri), o ancora all’iconico bacio tra Jean-Louis Tritignant e Ewa Aulin vestita di maxi pois (‘La morte ha fatto l’uovo’, 1968, regia di Giulio Questi). Queste e altre 30 stampe dei fotogrammi più famosi del cinema tra gli anni ’60 e ’70 illustrano con evidenza le tracce di pop art nell’abbigliamento, nel design delle scenografie, nell’arredamento.

La mostra a cura di Simone Casavecchia nasce dal progetto editoriale omonimo presentato lo scorso anno a Venezia, il libro Pop Film Art curato da Dario Edoardo Biganò e Stefano Della Casa con la collaborazione di Pierpaolo De Sanctis. Nato dalla collaborazione di due istituzioni monumentali come il Centro Sperimentale di Cinematografia e Cinecittà Luce, insieme all’impegno della casa editrice Edizioni Sabinae, il libro è una grande ricognizione di una delle stagioni d’oro del cinema. Il vero protagonista di Pop film Art sono proprio le immagini, provenienti dall’Archivio Fotografico del Centro Sperimentale di Cinematografia, che, afferma Viganò “estrapolate dal loro contesto, avulse da qualsiasi logica narrativa, si stagliano come quadri in un’ideale galleria d’arte, perfettamente pop, grazie all’opera di viraggio di Romana Nuzzo, che ha isolato, evidenziandoli, i dipinti, gli oggetti, i vestiti, in un gioco di scomposizione, analogo al processo creativo dei maestri della Pop Art”. Risulta evidente da questi fotogrammi quanto la pop art sia stata centrale nei processi creativi, nell’estetica degli anni Sessanta in toto, in cui il cinema assume il ruolo di specchio di un’epoca.

La mostra è visitabile fino al 30 giugno, resa ulteriormente interessante dalla location esclusiva: la Biblioteca Angelica, rinomato gioiello architettonico della capitale, custode di un grande patrimonio storico, che  esteticamente contrappone il suo stile classico e imponente all’estetica visionaria delle immagini in mostra.

POP ART filmVisual culture, moda e design nel cinema italiano anni ’60 e ’70
Galleria della Biblioteca Angelica – Via di Sant’Agostino 11
Fino al 30 giugno 2013 con il seguente orario:  lunedì e venerdì dalle 10.00 alle 16.15; martedì, mercoledì e giovedì 10.00- 19.00; sabato dalle 10.00 alle 13.45
Ingresso libero

Potrebbe interessarti