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Alex, dalle imprese estreme al Motivational Speaking

Un vita dedicata a vivere i molteplici significati della parola “avventura”, dalla scoperta delle parti di mondo più belle ed incontaminate, alla conoscenza degli angoli più remoti del proprio io. Un percorso coronato dalla fondazione della “The 5th element Ltd”.

Alex Bellini, viaggiatore estremo
LaPresse

Stiamo parlando di un personaggio di spicco nel mondo dello sport e del motivational speaking. Un soggetto che dà al tema del viaggio un valore aggiunto: “Quando sentiamo la parola viaggio, subito ci appaiono immagini di vacanze: spiagge esotiche, foreste e montagne. Lo sapevate, però, che originariamente tutti gli esseri umani erano nomadi? Prima di essere contadini e cittadini, siamo sopravvissuti perché sapevamo ascoltare i venti e leggere i segni delle stagioni. Anche se non ci credete, nascosti da qualche parte, questi esseri erranti esistono ancora… semplicemente perché gli istinti sono più forti delle abitudini. Siamo esseri che appartengono alla strada e alla natura, istintivamente. Quando sentiamo la strada sotto i nostri piedi, quando lasciamo quegli spazi ristretti che ci siamo abituati a chiamare casa, abbiamo la possibilità di scoprire il nostro io originale. Ogni viaggio può essere un percorso interiore che ci porta lontano da ciò che conosciamo e vicino a ciò che siamo.”

Alex Bellini nasce ad Aprica il 15 Settembre del 1978, è uno sportivo italiano divenuto noto al pubblico per le sue imprese estreme. Una figura che ha imparato da autodidatta a navigare tra i meandri sconfinati della propria mente spingendo i limiti umani a raggiungere livelli straordinari. Colui che ha viaggiato per terra e per mare, riuscendo a soddisfare le proprie attese armato solamente di un’incredibile forza di volontà.

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Le avventure della vita di Alex sono sempre state a doppio senso, una lotta contro le restrizioni ed una straordinaria voglia di scoperta. Ogni sua impresa sportiva è stata dettata da motivazioni interiori decisamente maggiori rispetto all’ammontare di un qualunque introito monetario. Concentrazione, costanza, immaginazione, gestione delle emozioni e quant’altro possa avere influenza sul pensiero umano, sono tutte suggestioni che sono state vissute, analizzate, controllate e gestite da Bellini in ognuna delle sue avventure in solitaria. Dall’Alaska al Pacifico, si è sempre trovato a dover duellare con se stesso in nome dell’autocontrollo.

Oggi Alex, dopo anni di viaggi tra terre inesplorate e lunghi soggiorni dediti alla comprensione della natura umana, ha dato vita a “The 5th element Ltd”, società specializzata in performance consultanting, keynote e motivational speaking. Nel citare i due volti dell’esploratore, intendiamo giustificare il suo punto d’arrivo e la sua nuova attività con le esperienze incredibili collezionate nel suo vissuto. Nell’Aprile del 2001 comiciò, infatti, il suo percorso costellato da appuntamenti con l’estremo. La Marathon Des Sables nel deserto del Marocco, una corsa a tappe di 250 km,  ha rappresentato il primo rendez-vous di Alex con l’avventura, nonché un viaggio tra le dune e le meraviglie della parte sud di questa terra ricca di storia.

Nel Febbraio 2002 Bellini decise, invece, di partecipare all’Alaska ultrasport extreme, circa 600 km a piedi trainando una slitta. I ghiacci della zona compresa tra le città fantasma di Knik e Nome, sono stati la sua dimora per una ventina di giorni. Qui ha imparato a conoscere il suo corpo e la perfezione di questa terra praticamente inesplorata. L’anno seguente sentì nuovamente il bisogno di sfidare l’Alaska con l’Ultrasport Impossible, tornando a battere i sentieri del nord per ben 27 giorni. Ma questa volta percorse 1400 km in totale autonomia. Un’altra sfida con al centro un panorama che non risparmia, composto dalle bellezze delle aurore boreali e dalla durezza di una terra sferzata e lavorata solamente dai venti polari.

Nel 2004 decise che non era ancora arrivato il momento di fermarsi e fu così che ripartì, ma questa volta mirando alle sconfinate distese d’acqua salata. Il 10 Ottobre salpò per la prima delle sue attraversate oceaniche a remi in solitaria, denominata Al-One, che sfortunatamente non andò a buon fine.  L’anno dopo decise di riprovarci. Questa volta lasciò il porto di Genova con l’obiettivo di raggiungere  Fortaleza, Brasile, dove arrivò dopo 226 giorni e 10.000 km di mare, lottando contro fame e imprevisti di ogni natura. Riuscì, infatti, a sopravvivere cinque giorni a totale digiuno prima di raggiungere il piccolo arcipelago di San Pietro e San Paolo, in mezzo all’Atlantico. Nel 2008 decise invece di cambiare lato del mondo e partendo da Lima, in Perù, avrebbe voluto raggiungere Sydney con l’obiettivo di domare il Pacifico. Non ci riuscì per sole 62 miglia, ma l’impresa gli venne riconosciuta comunque.

L’ultimo dei viaggi dell’esploratore cominciò nel Giugno del 2011, anno in cui partecipò alla LA-NY footrace, una corsa a piedi di oltre 5000 km, da Los Angeles a New York, attraverso gli Stati Uniti. Dopo 70 giorni trascorsi a correre, senza nemmeno una tappa di riposo, Alex concluse con 746 ore 28 minuti e 49 secondi.

Oggi questo personaggio dal grande coraggio è uno speaker professionista e un performance consultant. Il bisogno di viaggiare e conoscere i limiti che condizionano l’uomo può portare a stravolgere la propria vita conducendo alla scoperta del proprio essere. Stimolare gli istinti e comprendere la nostra natura, sono sicuramente ottimi punti di partenza per un lungo viaggio.

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