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La techno del ghetto. Robert Hood, re della notte a Torino

All’AudioDrome di Moncalieri, il mostro sacro della techno, Robert Hood, ha fatto danzare il popolo della notte. Ma non finisce qui…

Robert Hood all'AudioDrome di Torino

E’ arrivato direttamente da Detroit per far danzare un migliaio di persone a ritmo di una techno essenziale, ipnotica ma che vanta influenze jazz, soul, hip hop ed house.
E che non permette al corpo di fermarsi.
Robert Hood ha infiammato l’AudioDrome di Moncalieri con quelle sonorità proprie del ghetto e di una città che vanta essere la patria della techno.
Con Jeff Mills e Mad Mike Banks, Hood creò Underground Resistence, un’etichetta discografica che fu anche manifesto ideologico e che esportò nel mondo la Detroit Techno. Progetto musicale terminato nel ’92.

La presenza di Hood all’AudioDrome, voluta da  Movement e Stereo,  fa parte del progetto “Road to Movement” giunto all’ottava edizione e che ospita le performance dei migliori musicisti e DJs internazionali per rappresentare l’evoluzione della cultura musicale contemporanea.

L’AudioDrome è stato il luogo perfetto per ospitare questo mostro sacro della techno grazie ad un ottimo impianto audio e ad un sistema luci che ha accompagnato in modo indiscutibile la musica di Hood.
Due ore di sonorità eclettiche, due ore di danze sfrenate firmate Hood che hanno poi passato il testimone al dj resident Gandalf  che ha accompagnato il popolo della notte fino all’alba. Insomma, una serata degna di nota che promette altre notti in compagnia di una selezione musicale che spazierà dal rock all’electro con artisti nazionali ed internazionali. Grazie a questo tipo di iniziative, Torino si conferma città aperta alla crescita e alla sperimentazione.
Il programma dell’AudioDrome, che garantisce un autunno/inverno di eccitanti sonorità, lo trovate sul Facebook o sul sito ufficiale.

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