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Casa Yoga, la filosofia dell’abitare sostenibile

La ricerca del benessere abbraccia il vivere ecologico e le pratiche orientali: Casa Yoga

 Icona zen

Tra gli eventi satellite legati allo Yoga Festival di Milano (che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre) ce
n’è uno dedicato all’abitare sostenibile: Casa Yoga, un progetto che vuole rappresentare le infinite possibilità del vivere in modo ecologico. Tante le aziende che partecipano, portando esempi green che vanno dai materiali alle tecnologie edili, passando per arredi e complementi, elettrodomestici e tessuti. L’idea nasce dalla sinergia tra “IO ABITO BIO” (il sistema integrato di numerose attività green che vanno dal mondo dell’Ecoabitare all’organizzazione di Bio Wedding) e la collaborazione con gli eventi itineranti dello Yoga Festival. Si tratta di un progetto dello Studio Associato Grassi & Logrand e Studio Pixel, ed è visitabile nei giorni del festival.

Casa Yoga mette in stretta relazione l’ecosostenbilità e la pratica dello yoga all’interno dell’ambiente domestico, perché il benessere viene anche dallo spazio che si vive quotidianamente. Niente elementi tossici, niente sprechi, niente consumi in eccesso: Casa Yoga offre la possibilità di vivere un’esperienza olistica. Prodotti efficienti ed ecosostenibili, che si uniscono sotto il tetto del Feng Shui e della bioarchitettura con la pratica dello Yoga.

Il benessere del corpo e della mente passa per una progettazione che prevede spazi aperti e comunicanti, polifunzionali perché siano ambienti di aggregazione e dinamici. Dal punto di vista pratico, Casa Yoga vede coinvolte numerose aziende che abbracciano l’ecosostenibilità. I rivestimenti sono in pietra naturale, come suggerisce Pietre di Rapolano, che utilizza il Travertino di Rapolano; gli impianti elettrici sono a cura di ED-IL, che mette il risparmio energetico tra i requisiti fondamentali; Thermo Easy introduce un innovativo impianto di riscaldamento in fibra di carbonio. Per quanto riguarda l’arredamento troviamo la cucina in materiale riciclato di Key Cucine, Eco. Frutto della creatività di Alessio Bassan, Eco è realizzata in PaperStone®, un materiale che si ottiene con le fibre della carta riciclata e resine (non derivanti dal petrolio), che si compone di moduli in quattro tonalità di colore, la cui superficie è a scacchiera. L’illuminazione troviamo le lampade Sbam Design, che si ispirano alla filosofia yoga. La tappezzeria è a cura di Fosca Milano, che utilizza sia fibre nobili che di riciclo, in ogni caso lavorate artigianalmente. Tra le aziende che partecipano ancora Kesseboehmer,  èLUNAPIENA, Qubik, Soligno Rubner, TerryLife.

Un progetto interessante che può dare moltissimi spunti per abitare in modo ecologico e soprattutto in un ambiente che favorisca il benessere; e una ragione in più per partecipare allo Yoga Festival 2013.

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