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Agatha Christie e il suo Hallowe’en Party

Un omicidio da risolvere è l’espediente ideale per trascorrere la notte del 31 Ottobre tra divertimento e mistero

Agatha Christie Hallowe'en Party

Anche Agatha Christie, nella sua lunga carriera di “regina del giallo”, si è lasciata affascinare dal mondo magico e sinistro che evoca la notte di Halloween.
Tra i suoi libri più famosi ve n’è uno, scritto nel 1969, che si intitola proprio “Hallowe’en Party” (in italiano “Poirot e la strage degli innocenti”), e vede il detective più famoso della letteratura – dopo Sherlock Holmes – fare i conti con la morte di una giovane ragazza, uccisa durante la tradizionale notte delle streghe. 
“A Woodleigh Common, in occasione dell’affascinante ricorrenza di Halloween, è in pieno svolgimento una festa per ragazzi. Tutto si svolge nel più tradizionale dei modi, tra giochi e allegria, finché viene fatta una scoperta agghiacciante: Joyce, una delle ragazze più giovani è stata assassinata. La scrittrice di gialli Ariadne Oliver, presente al ricevimento, chiede aiuto al suo amico Hercule Poirot per risolvere il mistero: Joyce, infatti, poco prima della morte, si era vantata di aver assistito ad un omicidio, ma nessuno le aveva creduto. Possibile che invece la ragazza, conosciuta per essere una gran bugiarda, avesse detto per una volta la verità?  Grazie ad un’acuta analisi piscologica delle persone coinvolte, il detective belga Hercule Poirot riuscirà a risolvere l’intricato dilemma”. 

Hallowee’en party si presenta fin dalle prima pagine un romanzo denso di mistero, condito da un atmosfera tipica delle campagne inglesi, in quei villaggi in cui tutti sembrano conoscersi ma nessuno sa davvero quale animo si cela dietro il volto del proprio vicino. 
Si respira a pieni polmoni l’aria umida e frizzante di fine ottobre mentre infervorano i preparativi per la festa di Halloween nella villa di Rowena Drake, un’elegante signora inglese, raffinata e scrupolosa, che come ogni anno si dedica con perfezione maniacale al party della vigilia di Ognissanti.
Un ricevimento riservato ai ragazzi più giovani: “La festa degli Undici più”, come ricorda Rowena alle signore presenti in sala, per definire un certo gruppo di età; una festa che presto diventerà teatro di un orribile delitto. 
Attraverso lo sguardo della signora Ariadne Oliver, ospite pasticciona e un po’ ingombrante, si viene travolti da un irresistibile atmosfera legata alle usanze inglesi tipiche della festività di Halloween: vengono descritte con particolare cura le decorazioni di zucche gialli e verdi disposte qua e la per le stanza, bacinelle d’acqua piene di mele per i giochi destinati ai più piccoli , specchi che rivelano alle ragazze i volti dei futuri mariti, premi per le maschere più originali e tipiche ricette autunnali tra cui torte glassate e pasticcini alle noci.
Per gli amanti dei gialli e di Halloween, “Poirot e la strage degli innocenti” unisce un solido intreccio poliziesco ad un lieve velo di magia, tessendo una trama misteriosa e agghiacciante, che regala uno scorcio della vita rurale e sinistra della campagna inglese durante la notte più terrificante dell’anno.