Pubblicato il

Sedute che arredano con forme nuove

Non chiamatele semplicemente ‘sedie’: le sedute che arredano con stile esaltando le proprie forme

Sedie NEXT

Curvilinee oppure squadrate, vintage o ultra moderne, le sedie rimangono uno dei soggetti più apprezzati dai designer, che con un complemento d’arredo tanto comune riescono a sbizzarrirsi in quanto ad estetica e creatività. Ovviamente tenendo saldo il principio della funzionalità: una sedia deve essere bella, ma soprattutto comoda. Una sfida quindi, quella di creare un pezzo d’arredamento che soddisfi sia criteri estetici che funzionali, ecco alcuni esempi di chi l’ha vinta.

Chic, raffinata, e dal fascino retrò: la sedia Ludwig di Alba Plus fa parte della collezione Experience ed è composta di elementi pregiati come il cuoio, che in occasione delle feste si veste di nero e vinaccia. Lucido e cucito con accuratezza, il cuoio ricopre lo schienale a ventaglio e la seduta, mentre una lama curva li congiunge che continua fino alle gambe cromate con piedino.

Assolutamente contemporanea, in linea con le tendenze della moda, la seduta Dedon firmata niente meno che Philippe Stark: Play è la sedia (ma esiste anche la versione poltroncina) in tartan. La fibra che ricopre seduta e schienale è intrecciata in modo tradizionale, mentre lo stampaggio avviene ad iniezione di propilene: la tecnologia in contra l’artigianato.

Altra soluzione che integra materiali moderni e tradizionali è Next, la seduta  realizzata dal designer Andreas Ostwald per Infiniti. Colori vivaci per una superficie costellata di fori: accostando una sedia all’altra, si crea un interessante effetto optical. Innovazione e tradizione si incontrano nei materiali: la scocca è realizzata in abs/pc con finitura lucida, materiale all’avanguardia e altamente riciclabile; la crocera è in alluminio pressofuso e dona alla sedia un tocco futurista; le gambe infine sono in legno massello di faggio, per rimanere ancorati alla grande tradizione artigiana. Ancora da Infiniti, ma questa volta disegnata dallo studio Favaretto&Partners, la seduta Emma, con telaio in legno massello e scocca che è un unico pezzo curvato, sempre in legno: un gioco di curve sinuose anche disponibile in versione tappezzata con tessuto melange o kvadrat.

Si è aggiudicata quest’estate il premio Good Design Award (premio al design che contribuisce alla
sostenibilità ambientale), assieme ad altre tre creazioni del brand: la Sedia S1 di Team7 ha una forma snella che mette in risalto il legno naturale di cui è composta. Schienale e seduta ergonomici sono in pelle o anch’essi in legno, in entrambi i casi la struttura è robusta e dall’estetica artigianale.

Acciaio e lana convivono invece nella seduta Cliff di Domitalia, un modello classico ed elegante, disegnato  da Radice&Orlandini Design, dallo schienale molto alto e ampio, i cui angoli sono scoperti dal rivestimento (disponibile anche in pelle anziché lana). Leggera ma importante, Cliff diventa protagonista dell’ambiente in cui si inserisce, e si abbina perfettamente ad arredamenti contemporanei. Il rivestimento è disponibile in lana color grigio chiaro o senape, in pelle color tortora, grigio o avorio, mentre la struttura è disponibile in acciaio verniciato antracite o bianco opaco.

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie CasaTag