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Cambiano le regole del design

Progettazione esclusiva a costo di produzione e senza intermediari. Il successo di Made.com

tavolo piccolo
Made.com

Non solo Ikea. Per tutti coloro che sognano la casa perfetta senza pesare sul conto in banca, dagli studenti fuori sede alle neofamiglie alle prese con il primo nido, esiste una soluzione invitante che unisce convenienza e qualità.

Made.com è la piattaforma online dedicata all’arredamento di design che mette in contatto designer e produttori con l’utente. Nato in Gran Bretagna e ora accessibile anche in Francia e in Italia, il sito elimina gli intermediari e abbatte i costi. Inizialmente consultabile con 200 prodotti, oggi Made.com è aggiornato con due nuove collezioni a settimana: tavolini a partire da 29 euro, British Style da 29,90 euro, letti da 129 euro. Arredamento contemporaneo creato da designer internazionali che forniscono decrizioni di materiali utilizzati e consigli per la manutenzione.

Oltre che per complementi d’arredo, tessili e illuminazione è possibile optare per mobili destinati ai piccoli spazi. Per la gioia dei mini appartamenti che non sono disposti a rinunciare alla sala da pranzo, c’è Cube, tavolo vassoio in metallo dal sapore anni ’50 perfetto accanto a un divano. Poco spazio per un letto? C’è la poltrona apribile Suku imbottita in schiuma e rivestita in ecopelle; con circa 9 chili di peso – spiega il sito – è facile da spostare e, all’occorrenza, persino da portare in vacanza. .  

E ancora tavoli contenitori, credenze che fungono da buffet, armadi-librerie e mobili multifunzione, come Container: libri, giornali e borse possono essere riposti in questa sorta di cassaforte, il cui disegno è ispirato a una cassa per il trasporto di merci, che può diventare anche un tavolino. Non mancano le “chicche” di tecnologia come Sensè, la pattumiera con apertura a infrarossi.

In futuro la collezione potrebbe arricchirsi di made in Italy, dato che la società vuole allargare il proprio parco fornitori e a pochi mesi dal suo sbarco in Italia sta lavorando per stringere accordi con aziende del comparto artigiano, che potrebbero così andare ad aggiungersi ai produttori europei e asiatici già coinvolti nel progetto, mentre un concorso internazionale sarà lanciato per la selezione di nuovi designer