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La passerella veste la moda d’arte

Da Marni a John Richmond, ecco che la pittura esce dai musei per far sfilare, da protagonista, e vestire la donna che ama l’originalità.

Moda autunno inverno 2014/2015 Marni
Courtesy of©Marni

In occasione del penultimo giorno di passerelle l’estrosità prende il sopravvento con Marni, che celebra le sue origini con un flashback che porta a ripercorrere, visivamente, il viaggio estetico intrapreso da Consuelo Castiglioni durante la sua carriera. Erano gli anni’90 quando si ritagliò un posto d’eccezione nel fantastico mondo della moda con le sue pellicce, decisamente anticonvenzionali, pezzi unici che, tutt’oggi, sono pronti a vestire la donna moderna in maniera innovativa e rivoluzionaria, ammaliando con quel design di grande impatto dalle forme morbide, voluminose ed eccentriche.  

Seguendo il filone moda-arte già visto nei giorni precedenti, anche Marni vuole distaccarsi dalla massa per parlare un linguaggio artistico e lo fa mettendo su stoffa le opere di Magnus Plessen, celebre pittore tedesco: l’astrazione prende possesso delle tuniche raccontando una donna che ama essere unica. Trionfa il mix & match con stravaganti abbinamenti che racchiudono in sé l’essenza della maison: glamour, sport e folk tre aspetti di una collezione ricca di spunti con accattivanti giochi di sovrapposizione di strati in grado di dare al look un effetto cocooning, tessuti jacquard ricamati, giacche di pelle con dettagli in pelo, cappotti con cangianti piume, tute sportiva etc.

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Il richiamo al folk interessa anche Laura Biagiotti che presenta i trend relativi all’ultima collezione prêt-à-porter, un caos calmo che la porta a “ritrovare il bandolo della matassa”, un trionfo della ricercatezza e della manualità che porta ordine con i suoi abiti in pizzo laminato e trasparenze o ancora maglie in puro cashmere impreziosite da morbide trecce, giacche oversize, mantelle, abitini in pied-de-poule che si allungano e fluttuano, passo dopo passo, per raccontare la classe passando per il guardaroba.

Con John Richmond si cambia decisamente aria: colori pop e tanto nero sono le colonne portanti della nuova linea che sembra aver molto smorzato i toni rispetto alla stravaganza a cui eravamo abituati.  Giacche dal taglio maschile, mini e maxi dress impreziositi da dettagli in pelle di pitone intagliato o ancora look in total black ora romantici, sensuali con le loro leggiadre forme ora aggressivi, con giacche in pelle, borchie e teschi ravvivati da punti luce e da giochi di seduzioni resi attraverso trasparenze, scolli e spacchi vertiginosi.

Da notare gli stivali, overknee tacco 12 lucidi mentre, per la sera, tronchetti e sandali gioiello che declinano dall’oro all’argento. La sua moda è però anche arte, è un inno agli anni ’60 di Andy Warhol, vera icona della Pop art che porta la sua creatività ed i suoi iconici volti ad essere consumati e indossati su gonne e bluse.