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Salento in Cinema: dall’Italia a Hollywood

Gli ultimi film arrivati sul grande schermo puntano sullo splendore delle coste pugliesi

In grazia di Dio
Foto @Piero Marsili Libelli


Scena del film “In grazia di Dio”

Il soffio delle onde del mare, il silenzio dei paesaggi di campagna e soprattutto il rumore dei ciak battuti che si fa sempre più forte in Puglia, dove stiamo assistendo a uno spostamento produttivo del cinema italiano rivolto al grande pubblico: dai centri urbani abitati a zone più inesplorate dell’Italia. Come se i grandi produttori si fossero finalmente ricordati che ci sono tanti angoli di questo nostro Paese nei quali vale la pena ambientare le storie, panorami che devono essere catturati dalla macchina da presa. Ecco perché appuntare la bandierina sulla Puglia, concentrandosi in particolar modo sul Salento e i suoi bellissimi paesaggi: che siano catturati dall’occhio del turista o che siano raccontati da un regista originario di quei luoghi. È quello che succede con “In gradia di Dio”, il nuovo film di Edoardo Winspeare (qui l’intervista su Film.it) – girato tra Lecce, Giuliano di Lecce, Casarano, Maglie, Tricase e Corsano.

La storia di tre donne costrette a tornare nel loro luogo di origine nel momento in cui assistono al crollo del loro business. Le donne di Winspeare ritrovano un equilibrio interiore, riscoprendo il valore delle proprie origini e della propria Terra immune a qualsiasi stima economica. Il regista cattura la bellezza di quei posti contrapponendola alla crisi del Paese e non resiste nel muovere la macchina da presa sacrificando le regole di base di campo e controcampo allo scopo di immortalare un bacio accennato e perfettamente incastonato tra un paesaggio di campagna e il sole calante.

Se Winspeare trasforma il paesaggio in un vero e proprio protagonista della storia, Giovanni Veronesi punta invece a esaltare la bellezza di quei luoghi da turista, ambientando in Salento la storia d’amore “maledetta” tra gli amici Fabio De Luigi e Laetitia Casta (intervistati qui). La sua commedia “Una donna per amica”, infatti, si svolge interamente in Puglia, tra Trani e la zona di Lecce e una buona parte di Salento (Gallipoli, Otranto e Supersano). “Non sono Winspeare, non ho fatto un film sulla Puglia, ho fatto un film in Puglia – ha detto Veronesi – E’ chiaro che vado a inquadrare le cose più belle nel posto in cui giriamo”.

Scena del film “Una donna per amica” con Fabio De Luigi e Laetitia Casta

Anche Ozpetek non ha resistito e recentemente è tornato in Puglia dopo “Mine Vaganti”. Il suo dramma “Allacciate le cinture” è girato a Lecce e dintorni: “E’ una terra generosa e accogliente – ha detto il regista – in cui non esiste il rifiuto del diverso. Un simbolo di apertura mentale. Quando siamo arrivati in aeroporto, Kasia Smutniak suggeriva di fermarci, scendere dalla macchina e camminare a piedi scalzi tra gli alberi. Aveva ragione a dirlo, è una voglia irrefrenabile” (qui la videointervista completa).


Scena del film “Allacciate le cinture” con Kasia Smutniak e Francesco Arca

Eppure il Salento non è soltanto meta di italiani, perfino Hollywood ha piantato la sua bandiera in terra pugliese: è successo con “Third Person”, il nuovo film di Paul Haggis (regista di Crash) che ha girato il suo nuovo film tra gli USA, la Francia e l’Italia puntando su Roma e Taranto. Il suo dramma d’amore è incentrato su tre fasi della relazione (innamoramento-amore-fine) in cui seguiremo la storia di tre coppie. Una di queste è quella formata da Adrien Brody e Moran Atias, attratti l’uno dall’altro e pronti a recuperare la figlioletta di lei rapita dalla malavita in Sud Italia.

Il rapporto tra il cinema e la Puglia dunque vive un grande momento di attività. Sul sito dell’Apulia Film Commission è possibile consultare tutte le produzioni che hanno già avuto luogo o che sono attualmente attive in territorio pugliese.

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