Pubblicato il

Ricette per single metropolitani sessualmente attivi

In cucina tutto è possibile. Ecco il manuale di “sopravvivenza” con 120 divertenti ricette erotico-sentimental culinarie

coppia, lume di candela, cena, candela
 thinkstock

Si tratta di un manuale dedicato a tutte quelle persone che vogliono mangiare bene e far bella figura in cucina, ma che non hanno tempo né voglia di correre dietro a tutte le bizzarre congetture dei grandi chef. Un libro di cucina “raccontato” e lontano dagli schemi tradizionali, con tante ricette sfiziose, facili da realizzare ed appositamente studiate per “fare colpo”, per sopravvivere alla vita da single, per arruffianarsi i futuri suoceri o per invitare gente a cena senza obbligarli a mangiare take-away.

Ecco, allora che questo nuovo ricettario potrebbe fornire a tutti gli interessati qualche semplice dritta per arrivare a scoprire lo chef stellato che vive in loro. Si tratta di un “Manuale di sopravvivenza in cucina”, dedicato ai single trentaquattrenni metropolitani sessualmente attivi (Giunti Demetra, Cucina Illustrati, Euro 9,90). Tra le pagine del libro la giornalista Valentina Santomo racconta nel dettaglio 120 facili ricette, ritratte con ironia dal coautore e fotografo Marco Colantuono.

Insomma, un manuale edito per divertire e stimolare la fantasia dietro ai fornelli. Il testo è scritto con un linguaggio forte, decisamente ironico ed a tratti quasi comico. I capitoli rappresentano un vero e proprio “pronto soccorso” per i momenti salienti della vita sentimental-gastronomica del lettore, dal “pancake modello questa me la sposo” a “per sedurre i suoceri: non sono bravo con i dolci, ma vi ho fatto una cheesecake”. Le ricette sono semplici e mai scontate, spiegate con assoluta competenza ed un tocco di sense of humour. Eccone un assaggio!

Per sedurre lui: Gnocchi al Pomodoro “non ci credo che li hai fatti tu”
Cosa ti serve:
500 g di patate
150 g di farina 00
un uovo
un goccio di latte (se necessario)
semola
sale
sale grosso
parmigiano
per il sugo leggero: 2 lattine di pomodoro, una costa di sedano, una carota, una cipolla, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, zucchero (facoltativo), sale

Il potere dello gnocco sta nel momento dell’impasto. Avambraccio nudo sporco di farina. Ciuffo di capelli ribelle. È faticoso. È morbido. Lo stai facendo per lui. Tu dimmi se non è un’anteprima del dopo. Quindi devi farlo assistere all’operazione. Se si trova davanti il piatto di gnocchi belli ordinati e fumanti ti secca con l’immancabile “Non ci credo che li hai fatti tu”. Tu impasti gli gnocchi e lui con un bicchiere di vino in mano si appoggia allo stipite della porta e ti guarda. Proiettando su di te tutte le immagini archetipiche della donna dei suoi sogni. Effetto collaterale possibile: la cena finisce qua, la cucina rimane il regno dell’incompiuto e verso le due di notte vi fate un uovo fritto. Pazienza. Prendi patate a pasta gialla, quelle vecchie grigie e polverose sono perfette. Lessale in acqua salata, sbucciale e poi passale allo schiacciapatate, uno strumento di tortura medievale che nel corso dei secoli non ha mai subito mutazioni, vista la sua efficacia. Lasciale un po’ raffreddare sul piano di lavoro, poi aggiungi un pizzico di sale e un uovo. Amalgama bene e inizia a incorporare la farina un tot alla volta, ne serviranno circa 150 grammi. Se le patate sono acquose potrebbe servirne di più. Quando la pasta è morbida ma compatta, non appiccica, è liscia e fa un bel rumore se la schiaffeggi, allora è pronta. Che faccio se ho messo troppa farina e la pasta mi si screpola? Pentiti prima di tutto. Dopodiché puoi barare con qualche lacrima di latte. Con lacrima si esprime bene sia il quantitativo consentito sia lo struggimento accorato con il quale adempiere all’operazione. Come si tagliano gli gnocchi? Fai dei vermicelli del diametro di circa un centimetro e tagliali a tocchetti. La regola vorrebbe che tu mettessi la lama a 45 gradi rispetto alla pasta, così da avere tagli in diagonale. La grandezza degli gnocchi è un fatto di gusto. Grandi per il sugo di carne. Piccoli per il condimento con il pesce. Medi per tutto il resto. Se hai tempo da perdere, passa ogni gnocco sui rebbi di una forchetta (lato convesso). La scanalatura serve a trattenere il sugo. Gli gnocchi vanno poi stesi su un vassoio e cosparsi di farina (meglio se di semola) per non farli attaccare. Buttali in acqua bollente e salata. Quando tornano a galla sono pronti. Non scolarli. Si schiacciano. Tirali su con la schiumarola o il colino. Condisci con il sugo leggero che avrai preparato prima e inonda di parmigiano. Ora guardati i polsi. Sei incrostata di farina. Anche lui se la ritroverà addosso per i prossimi tre o quattro giorni.

Il sugo si compone di due elementi: la base e il pomodoro. La base può essere: sedano + carota + cipolla, solo cipolla, solo aglio, aglio + cipolla, nessuna delle precedenti. Il pomodoro può essere: fresco o conservato, intero e pelato, in polpa o passato. In qualsiasi modo tu voglia incrociare due voci dei suddetti gruppi, il procedimento è sempre lo stesso. Fai rosolare la base in una padella con olio extravergine di oliva. Tieni conto che sedano, carota e cipolla vanno tritati finemente. L’aglio va lasciato intero ma spellato. Poi aggiungi il pomodoro e il sale (qualcuno dice anche una punta di zucchero). Se usi quello conservato, allungalo con un po’ d’acqua. Fai cuocere 15/20 minuti. Se non vuoi mettere nessuna base, puoi aggiungere il basilico fresco a fine cottura.