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Justin Vrany, il cuoco zero sprechi

A Chicago c’è un ristorante dove tutto viene riutilizzato e l’immondizia non esiste

Hamburger vegetariani
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Un sacco di media grandezza pieno ed una pila di bicchieri di carta: è tutta la spazzatura che ha prodotto un ristorante di Chicago in un anno. Il locale si chiama Sandwich Me In e si tratta di una tavola calda dove si servono panini, insalate, zuppe: sembrerebbe un qualsiasi ristorante americano, certamente con una qualità al di sopra della media, ma nessuno immaginerebbe che lì non viene assolutamente prodotto alcuno scarto. Roba da Guinnes dei primati? No, semplice ingegno e amore per l’ambiente che il proprietario Justin Vrany ha abbondantemente dimostrato di possedere.

Smettere di produrre rifiuti pur mantenendo un’attività di ristorazione è una conquista che lo chef-proprietario del Sandwich Me In ha raggiunto a colpi di riciclo, riuso e cibo sfuso locale. Niente è confezionato, tutto proviene sotto forma di materia prima da aziende locali, cosa che permette di eliminare completamente gli imballaggi. Dal pane al dado per fare il brodo, tutto viene prodotto in modo casalingo dallo chef stesso. Ogni elemento della cucina trova un nuovo utilizzo se non finisce direttamente nel piatto: gli olii vengono raccolti e donati alla produzione di bio-diesel, le verdure avanzate un giorno diventano hamburger il giorno successivo, gli scarti della carne brodo, bucce, foglie e semi si utilizzano come compost (che lo chef dona ad aziende agricole locali) così come gli scarti della frutta diventano cibo per il pollame degli allevatori, che a loro volta riforniscono il ristorante di uova fresche. Anche le bibite sono fatte in casa. In questo modo Justin Vrany non crea immondizia, e quella poca che produce ovviamente viene riciclata.

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E naturalmente si tratta di azioni non solo ecologiche, ma anche a favore del gusto, perché ogni piatto viene composto con ingredienti locali, ogni alimento manipolato manualmente per trasformarsi in hamburger o zuppa, soddisfacendo i palati carnivori come quelli vegani, e con una grande attenzione alle necessità degli intolleranti al glutine. A tutto ciò si deve aggiungere che l’arredamento proviene in gran parte da riciclo e riuso, non vi sono posate usa e getta, le tovagliette sono di carta riciclata, e, ciliegina sulla torta, una turbina eolica fornisce l’energia al locale. Sandwich Me In si è difatti guadagnato diverse certificazioni che ne attestano l’animo green e la bassissima impronta ecologica (si stima che l’impatto ambientale di un locale con tale conduzione si riduca circa dell’85% rispetto ad un comune fast food). Cibo buono per i clienti, un grande aiuto per la comunità intera, un esempio per tutti. Se un ristoratore riesce a generare solo un sacco di spazzatura non riciclabile in un anno, pensate quanto poca potrebbe produrne una sola famiglia adottando le strategie giuste.