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“Porto l’Orto a Lampedusa”, al via agli orti sociali

Dalla collaborazione tra Terra! Onlus ed il Circolo Legambiente Lampedusa “Esther Ada” è nata l’iniziativa collettiva che invita a rilanciare il lato più verde dell’isola.

Mare cristallino Lampedusa
Courtesy of©dc1975/iStock    

Gioiello della Sicilia, Lampedusa è un vanto tutto italiano appartenente all’arcipelago delle isole Pelagie. Al di là del suo volto paradisiaco fatto di celestiali spiagge e coste dal fascino caraibico, essendo un ponte tra Europa e Nord Africa, la perla sicula ha però anche delle tristi realtà rivelandosi la tomba di molti immigrati che, da Tunisia e Libia in primis, si mettono in mare con il sogno italiano nella mente e nel cuore desiderosi di una vita migliore.

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Terra cara a personalità illustri come Domenico Modugno, Claudio Baglioni o ancora Massimo Ciavarro, divenuto cittadino onorario, Lampedusa sta cercando di tornare a galla rilanciando la sua immagine di meta turistica che, nell’ultimo periodo, ha registrato un calo di circa il 40% delle presenze ma, a quanto rivelato dal sindaco Giusi Nicolini, rispetto agli anni precedenti i numeri sono migliori e, complice l’attivazione di collegamenti diretti con il continente, le cose andranno a migliorare.

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A contribuire allo splendore dell’isola, un progetto tutto green: “Porto l’Orto a Lampedusa” questo il nome dell’iniziativa promossa da Terra! Onlus, associazione ambientalista senza fini di lucro, insieme al Circolo Legambiente Lampedusa “Esther Ada” attraverso la quale si intende dare vita a veri e propri orti sociali che andranno a coinvolgere la comunità di 6000 persone che vive qui, a cui saranno assegnati 15 piccoli appezzamenti da coltivare.

Doppia la finalità dell’attività: sociale da un lato e ambientale dall’altro in quanto vedrà la terra sottrarsi alla speculazione edilizia e ritrovare quella vocazione agricola perduta avvalendosi di tecniche innovative che puntano al recupero di varietà autoctone, un valore aggiunto per un’isola che si rifornisce, per i generi alimentari, fuori e, quando si presentano condizioni metereologiche avverse, i supermercati sono vuoti, motivo per cui l’autosostentamento e la produzione orticola possono rappresentare una salvezza per tutti.

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La realizzazione del progetto “Porto l’Orto a Lampedusa” ha un costo totale di 70.000 e verrà gestito in più step: il primo, per un valore di 2.200,00, riguarda le prime attività ovvero l’acquisto dei materiali ed il ripristino di una parte del terreno mentre, successivamente, con una spesa di 15.600,00 euro, si sistema il dammuso per iniziare poi la fase della formazione di tutti gli ortisti, attraverso workshop e seminari per un totale di 17.700,00 euro. Si procede con la fase della comunicazione che avrà luogo mediante documentari, blog e web per chiudersi con il quinto e l’ultimo step, dal costo di 7.500,00 euro, intende sostenere tutte le spese di gestione.

Tra le aziende che sostengono il progetto spicca Lush: acquistando la crema Charity Pot tutti potranno sostenere la creazione di orti comunitari sull’isola; inoltre, ogni cittadino, può essere un valido finanziatore attraverso la campagna di crowdfunding facendo una donazione on line e offline, sia con carta di credito che in contanti: oggigiorno sono già 327 i generosi sostenitori che hanno messo un pezzo di cuore in questo sogno che presto diventerà una bella realtà.

Vedi il video dell’iniziativa