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Roma avrà la sua High Line

Il progetto Greenapsi per la riconversione del Viadotto dei Presidenti, ‘vuoto urbano’ della periferia romana

Progetto Viadotto Roma
Greenapsi

In tantissime città del mondo il concetto di riconversione ha preso largamente piede, nell’ottica di concentrarsi sul rendere attuale qualcosa di antico piuttosto che aggiungere nuovi tasselli all’espansione urbanistica, valorizzando il patrimonio architettonico attraverso il riciclo, il riuso degli spazi. E’ da questa volontà che sono nati negli ultimi anni molti progetti di che hanno reso attuali edifici o strutture abbandonate, di cui il più celebre è l’High Line di New York. Ebbene, due giovani architetti, spinti dalla volontà di migliorare la propria città e in particolare la periferia, hanno progettato ‘l’High Line di Roma’, ossia la riconversione del Viadotto dei Presidenti.

Tutto è nato dalla tesi di laurea di Alessandro Lungo e Massimiliano Foffo, intitolata “Il riciclo dei vuoti urbani come strategia per la città”. Ebbene, il progetto di rigenerazione del viadotto abbandonato, chiamato Greenapsi, ha attirato l’attenzione della comunità locale, delle associazioni ambientaliste, della politica e addirittura di Renzo Piano, ed è stato commissionato ai due architetti uno studio di fattibilità presso l’Agenzia per la Mobilità di Roma. Insomma, il progetto ha colpito nel segno, e attualmente si cercano i fondi per finanziarlo, ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste.

Il concept di Greenapsi gioca con il concetto di sinapsi, ossia la struttura specializzata nella trasmissione di comunicazioni tra neuroni, che diventa in campo architettonico una metafora per l’unione di aree della città altrimenti difficilmente comunicanti. Ma in un’ottica green e intelligente. Le città sono zeppe di cemento, e non è certo aggiungendone altro, soprattutto in modo incontrollato, che si migliora la qualità della vita nelle periferie delle grandi città come Roma. Ed ecco che fanno capolino i cosiddetti vuoti urbani, quegli spazi, quelle aree, quelle arterie viabili abbandonate, come il Viadotto dei Presidenti, situato nel III Municipio di Roma e costruito con l’intento di collegare la zona nord della città con la zona sud. In realtà solo una parte viene predisposta al passaggio di una ferrovia leggera, oggi ferrovia fantasma lasciata in balia del degrado. Il progetto Greenapsi propone di ridare vita al viadotto, rendendolo parco urbano, pista ciclabile, percorso pedonale con attrezzatura sportiva, spazio utilizzabile per iniziative culturali e commerciali, che unisca fisicamente i quartieri che attraversa ma anche metaforicamente, creando una coesione sociale tra cittadini.

Consultando associazioni locali, comitati di quartiere, e abitanti della zona, i quali sono invitati a partecipare attivamente alla realizzazione del nuovo viadotto, si è sviluppato il progetto di un percorso che recupera il suolo e i materiali esistenti, garantendo costi limitati e ridando valore al materiale utilizzato in origine, utilizza energie rinnovabili, e, in una fase successiva, attiverà il sistema di trasporto urbano ecologico peoplemover. Sperando vivamente che il progetto Greenapsi possa diventare realtà, se volete saperne di più e rimanere aggiornati cliccate sul sito greenapsi.com

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