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La risaia artistica di Inakadate

In Giappone l’agricoltura si trasforma in un progetto di Paddy Art dove la tradizione si sposa con l’arte

Tambo art a Yonezawa
Courtesy of©Tamboart in Yonezawa, Yamagata/wikipedia

Quando si pensa alle bellezze paesaggistiche dei paesi dell’Asia orientale, la mente subito immagina immense risaie, ovvero quei terreni adibiti alla coltivazione del riso: a rompere la tradizione e la monotonia di immense distese dipinte di verde ci pensa il tocco artistico di Inakadate, villaggio sito nella prefettura di Aomori, in Giappone, popolato da appena 8 mila abitanti ma con una grande abbondanza di risaie.

Perché non pensare allora di dare un volto artistico a questa terra, un modo pratico di unire l’utile al dilettevole, ovvero continuare la produzione in maniera tradizionale da un lato e, dall’altro, incentivare la notorietà del luogo. Come? L’ufficio del turismo locale ha pensato bene di rendere l’abbondante produzione di riso un’attrazione turistica creando veri e propri mosaici ma il tutto senza alcun rischio, in maniera naturale, senza l’utilizzo di tinture o inchiostri nocivi per la terra ma grazie alla vena creativa di alcuni artisti intenti a disegnare personaggi colorati.

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Conosciuta come “L’Arte delle Risaie” o meglio come “Paddy Art“, questa forma d’arte è stata introdotta nei primi anni ’90 da Koichi Hanada, un impiegato del municipio che, al fine di uscire da quel periodo di difficoltà che aveva avvolto l’area, ha ben pensato di sfruttare una grande risorsa, l’agricoltura, per far fronte a tutti i problemi.

Al fine dunque di celebrare il ricco patrimonio dei ceppi di riso che hanno più di 2 mila anni alle spalle, artisti-contadini hanno fatto delle loro terre una sorta di tele, 15.000 metri quadrati a disposizione per raccontare, attraverso immagini e colori, leggende, miti e personaggi illustri. Si è partiti con la raffigurazione del Monte Iwaki per poi passare a progetti più complessi come geishe, guerrieri giapponesi, la Monna Lisa, Marilyn Monroe, Napoleone Bonaparte etc. tutto grazia all’ausilio di una grande varietà di riso colorato e, seguendo percorsi già tracciati, i risultati sono sotto agli occhi di tutti.

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Ogni anno, durante il mese di aprile, gli abitanti del villaggio si incontrano per decidere cosa piantare per l’anno e, prima di passare alla fase della semina, gli agricoltori delineano i disegni sul computer per capire dove e come piantare il riso, basta poi vederli dalla piattaforma di osservazione posta nella parte superiore del municipio per comprendere la complessità ma la bellezza dell’opera finale: il successo è stato immediato tanto che, solo nel 2006, sono stati più di 200.000 le persone hanno visitato il villaggio per vedere questo patrimonio, un vero proprio evento per tutta la comunità.

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