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Dieta dell’uva, la disintossicazione è naturale 

Il frutto della vite, a pranzo, colazione e cena 

Uva
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L’autunno è il periodo dell’anno durante il quale prolifera uno dei frutti più ricchi di proprietà antiossidanti: l’uva. I chicchi della vite, oltre ad essere un piacere per il palato, possono essere inseriti in una dieta a scopo disintossicante che riporta il corpo verso il naturale equilibrio dopo gli eccessi dell’estate. Il regime alimentare dell’uva può essere seguito per non più di due settimane e riporta subito il benessere psico-fisico ai livelli necessari per affrontare gli impegni della stagione invernale. Ecco come seguire la dieta della vite secondo Vanity Fair. 
 
Colazione. Al mattino il frutto va consumato o al naturale, oppure sotto forma di centrifugato fresco da gustare con il ghiaccio e accompagnato da cereali o fette biscottate. Spuntino. Per spezzare la fame torna il leitmotiv della dieta: l’uva. L’alternativa e mangiarla con uno yogurt magro nel quale tuffare i chicchi saporiti. Pranzo. Durante il pasto centrale della giornata, largo ai carboidrati e proteine ma senza oltrepassare le porzioni indicate. Circa 70 grammi di pasta accompagnati da un contorno, apportano il giusto fabbisogno di energie insieme al gusto.

Infine per lo snack di metà giornata, la sorpresa non è certo dietro l’angolo. Indovinate? Uva e ancora uva per spezzare la fame. Cena. Per salutare la giornata e la tavola il ritmo giusto è con le proteine. Quindi via libera a pesce e carne con accompagnamento di verdure lesse o crude. E l’inverno riparte con grinta.

 
 
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