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Vulkan Beehive: il design al servizio delle api

Un progetto firmato Snøhetta per incentivare l’apicoltura urbana, per produrre miele ma anche dare una mano ad una specie pericolosamente in estinzione

Arnia
© Morten Brakestad

Dopo gli orti urbani, la frutta urbana, i giardini sui tetti, c’è un altro modo in cui la natura sta tornando a far parte della vita cittadina: attraverso le api. L’apicoltura urbana è il nuovo trend incoraggiato da decine di progetti privati e associazioni, che puntano a produrre miele a km 0, ma soprattutto a ripopolare il mondo delle api, che da anni è minacciato a causa dei pesticidi. Questi insetti sono infatti fondamentali per il ciclo vitale della natura, essendo le api impollinatrici per eccellenza, e il loro scarseggiare negli ultimi anni sta preoccupando non poco gli studiosi. La loro moria sarebbe un danno globale, che creerebbe reazioni a catena inimmaginabili. Ecco che se in campagna vengono decimate a causa dei pesticidi, ci pensano alcuni cittadini a farle tornare a pieno regime nel ciclo vitale (se vi interessa l’argomento, in Italia uno dei maggiori progetti al riguardo si chiama UrBee).

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Anche l’architettura può dare una mano a questi progetti: è quello che ha fatto Snøhetta, studio norvegese già autore di progetti all’interno del Museo dell’11 settembre e del pittoresco Norwegian Wild Reindeer Centre. Snøhetta ha creato delle arnie di design da posizionare sui tetti, che ha chiamato Vulkan Beehive e ha installato ad Oslo presso il Mathallen, un edificio che funge da polo di aggregazione di diversi mercati enogastronomici.

La forma delle arnie si ispira proprio alle cellette degli alveari. Si tratta di volumi esagonali realizzati con uno strato di legno molto fine e leggero, decorati a loro volta con un pattern fatto di tante cellette a nido d’ape, mentre il colore chiaro richiama il miele stesso. Altezza, larghezza e feritoie sono pensate sia per il benessere delle api che per il lavoro degli apicoltori. L’installazione, realizzata in partnership con Aspelin Ramm, Scandic, Sparebankstiftelsen DNB, ByBj Birøkterlag e Heier Du Rietz, vuole essere non solo un contributo al ripopolare le api in città, ma anche ad informare le persone sulla loro utilità.

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Si stima che dalle api dipenda fino ad un terzo della produzione mondiale di alimenti. Il pericolo della loro scomparsa dovrebbe perciò preoccupare tutti, ed è quello che diversi documentari hanno cercato di segnalare, come ‘Vanishing of the Bees’ del 2009 (di George Langworthy e Maryam Heinen) e il più recente ‘More than Honey’, tradotto in italiano con ‘Un mondo in pericolo’ di Markus Imhoof.