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Città vegan friendly: la top ten

Lo scettro a Berlino. L’ Italia assente. Voti e recensioni del sito Happy Cow

negozio prodotti alimentari vegetali
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Niente carne e pesce: un’alimentazione che un numero crescente di persone sceglie in nome di una dieta sana a base di cibi di origine vegetale. E intanto market, negozi e ristoranti si allineano alla tendenza vegan friendly per offrire prodotti a una clientela sempre più esigente. Le città “d’oro” che accontentano vegetariani e vegani? Secondo la classifica del sito Happy Cow (il “Tripadvisor” dei vegani per le recensioni dei ristoranti nel mondo), al primo posto della top ten c’è Berlino con oltre 28 ristoranti 100% vegan. La maggior parte dei locali elencati sono vicini l’uno dall’altro e di facile accesso sia in metro che in bicicletta. Inoltre, quasi tutti i ristoranti e le caffetterie della città presentano opzioni adatte all’alimentazione veg nel loro menu.

A Seguire la terzina statunitense New York (premiata poche settimane fa anche dalla Peta), Portland e San Francisco. La Grande Mela offre un interessante mix internazionale di cucina veg – caffè, bistrot, trattorie, ristoranti gourmet e panetterie – punti di ritrovo gastronomici tanto diversi quanto vari sono i suoi abitanti. NYC ha 63 ristoranti completamente vegan registrati. Riconosciuta come una delle città più vivibili al mondo, Portland è un vero e proprio paradiso per vegani e vegetariani, oltre ad essere amica dell’ambiente nelle sue politiche pubbliche. Con oltre 20 posti veggie dove trovare qualcosa da mangiare senza derivati animali, i turisti vegan possono facilmente esplorarla deliziandosi grazie a un’ampia offerta green.

Mangiare veg a San Francisco è davvero semplice: vanta decine di caffetterie accoglienti, oltre a negozi di prodotti bio, naturali e crudisti. E Londra? Nonostante alcune statistiche rivelino che in Gran Bretagna ha rinunciato a carne e pesce, la City è “solo” quinta. Segue Los Angeles con più opzioni vegane rispetto a qualsiasi altra città (ben 474 annunci nella classifica). La città degli angeli vanta esclusivi ristoranti come “Crossroads” di Tal Ronnen e Shojin, con 2 locali di cucina gourmet vegan giapponese.

Tra le sorprese invece, il settimo posto di Chiang Mai, nel nord della Thailandia: accanto a salsa di cocco e riso profumato, i prodotti offerti sono prevalentemente locali, freschi e pieni di fascino esotico. Happy Cow elenca a Singapore oltre 100 ristoranti veg, che servono una grande varietà di piatti tipici della cucina vegetariana asiatica e cinese. Cibo veg cinese (ma anche indiano) a Toronto che si aggiudica il nono posto offrendo a prezzi accessibili alimenti naturali internazionali provenienti dai mercati biologici.

Taiwan al decimo posto con Taipei: sono tantissimi i buffet economici vegetariani e vegani. Alcuni di questi – spiega Happy Cow – servono fino a 100 diverse opzioni. Famosa anche la sua offerta di finta carne e cucina casalinga. E l’Italia? Non compare in classifica, anche se – sempre secondo Happy Cow – Milano è fra le città con più ristoranti veg al mondo (ne conta 23). La metropoli lombarda ospita alcuni degli appuntamenti vegan più importanti: dal festival Veg’anchio al Mi Veg. Tuttavia in molti sostengono che il podio della città più cruelty free se lo contendono Torino e Firenze (che nelle ultime settimane ha visto proliferare i locali vegani al 100%). Intanto il trend veg sta crescendo anche da noi. Secondo il rapporto Eurispes 2014, il 6,5% della popolazione italiana  ha scelto una dieta vegetariana.

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