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La struttura del DNA ispira l’architettura sostenibile

La forma elicoidale diventa simbolo dell’equilibrio tra natura e uomo in nel progetto CityTrees, edifici che producono più energia di quanta ne consumino

Vincent Callebaut
VCA

E’ un progetto ancora in fase gestazionale, eppure ha già i connotati per diventare leggendario. Vincent Callebaut Architectures ha sviluppato un’idea architettonica ecosostenbile che prende spunto dalla struttura del DNA. Si tratta del progetto CityTrees, una serie di edifici che verranno realizzati grazie alla partnership con Hui-Ting Shen della Pacific Group, developer cinese, dalla singolare forma elicoidale, che portano con loro un profondo significato.

Sì, perché la forma elicoidale del DNA oltre a ricordarci l’origine della vita, nella filosofia Taiji, meglio nota come Tai Chi, è il simbolo del dinamismo, dell’armonia, dell’integrazione tra uomo e ambiente. E’ proprio da questi presupposti che VCA, firma belga all’avanguardia nei progetti di ecosostenibilità, ha ideato gli edifici CityTrees, attraverso i quali si vuole combattere il surriscaldamento globale. Come? Con un’unrbanistica a impatto zero, anzi, sotto zero: si tratta di torri realizzate in modo da produrre più energia di quanta ne consumino, e in grado di riciclare i propri rifiuti e avanzi energetici, in modo da bilanciare il suddetto equilibrio tra uomo e ambiente naturale. Questo nuovo modello di edificio in termini tecnici si identifica con Plus-Energy o ‘positive energy building’.

Il progetto si ispira alla Tao-Zhu-Yin-Yuan Tower di Taipei, attualmente in costruzione, ed è concepito secondo le regole basilari della bioclimatica, tenendo conto quindi del ciclo solare, di quali venti spirano e in quale direzione, quali piante endemiche coltivare su tetti e terrazze. Il tutto permetterà di sfruttare le energie rinnovabili, come quella eolica, solare, geotermica, e utilizzare le biomasse per produrre elettricità, calore, refrigerio nei mesi estivi.

Dal punto di vista strutturale la forma elicoidale consentirà ad ogni residente (le torri verranno adibite sia ad uso ufficio che abitativo) di godere di un panorama a 360 gradi, di giardini sospesi e pereti verdi. La forma a DNA permetterà di realizzare spazi flessibili, a seconda del tipo di edificio concepito: sono ben 24 i prototipi di CityTrees, tutti caratterizzati dal profilo a spirale che potrà essere più o meno avvitata, o composta di più o meno intersezioni