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Cenoni low cost: economia e pancia piena

Come risparmiare sulla spesa e sulla preparazione dei pranzi e delle cene festive

Piatto Natale
 thinkstock

Chi si offre per ospitare l’intero parentado o gli amici durante i pranzi e i cenoni delle feste, è di solito anche la persona che si incarica di preparare i manicaretti, e di conseguenza il portafoglio su cui gravano le spese festive. In piena crisi economica potrebbe non essere esattamente un privilegio quello di avere ospiti a cena: ecco quindi alcune strategie da adottare per cenoni e pranzi al risparmio che saziano e rendono felici gli ospiti.

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Innanzitutto organizzatevi con gli invitati perché contribuiscano: di solito lo si fa senza bisogno di accordi, ma vista la crisi non si sa mai. Chiedete per esempio agli ospiti di occuparsi il vino e gli alcolici in generale, basterà che ogni coppia porti una bottiglia, mentre per voi si tratta di un’enorme spesa risparmiata. A qualcun altro potete anche chiedere di contribuire portando degli aperitivi, uno stuzzichino, oppure la frutta secca, immancabile a fine pasto.

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Assegnati i compiti alla squadra, cominciate a pensare al vostro da farsi munendovi di carta e penna e stilando un menu con tanto di ingredienti necessari e quantità: dovrete fare una lista della spesa il più dettagliata possibile. Questo è un modo comprovato per non spendere un patrimonio al supermercato: se siete disorganizzate e andate ‘a braccio’ rischiate di riempire il carrello di quantità esorbitanti e inutili di cibo. Meticolose e scientifiche, calcolate quante uova servono per i vari piatti, quanta pasta, quanto latte e via dicendo. Compilate la lista un giorno o due prima di andare a fare la spesa, perché sicuramente ci saranno cose da aggiungere o da togliere man mano che vi si schiariscono le idee.

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Inventate un menu creativo: non si tratta di snobbare la tradizione, ma di trarre il meglio da pochi mezzi. Per esempio proponete diversi piatti vegetariani (eliminare carne e pesce vi permetterà di risparmiare notevolmente): non significa presentare il tofu alla nonna, ma, per esempio, realizzare una ricchissima pasta al forno con i cavoli e la besciamella, o un raffinato risotto con le arance, una calda minestra di lenticchie (immancabile a fine anno), oppure uno sformato di patate e formaggi, saziante e gustoso. Puntate su ingredienti semplici, locali e di stagione, che costano sempre meno di quelli importati o fuori stagione: evitate il dolce con le fragole a Natale, questi frutti costano un patrimonio in inverno e non sono neanche particolarmente buoni. Se non conoscete la stagionalità di frutta e ortaggi consultate una tabella online.

Puntate sui primi piatti come paste e risotti perché saziano, soddisfano e non lasciano la necessità di mangiare molto altro. Mentre per quanto riguarda i dolci tipicamente natalizi come pandoro e panettone, cimentatevi con la preparazione casalinga: non solo risparmierete moltissimo, ma godrete della soddisfazione di aver realizzato il protagonista della tavola di Natale con le vostre mani. Se non ve la sentite, allora aspettate l’ultimo momento per comprare quelli confezionati: man mano che si avvicina il 25 dicembre i supermercati cominciano a temere le giacenze e abbassano i prezzi mettendo panettoni e pandori in offerta.