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Expo 2015 in 5 parole chiave

Si avvicina la maxi manifestazione che si terrà a Milano. Ve la spieghiamo attraverso 5 punti fondamentali

Milano
Manakin/Thinkstock

Da anni se ne parla, esattamente da quel 2008 in cui a Milano venne assegnata l’organizzazione di Expo 2015, la grande Esposizione Universale che finalmente sta per spalancare le sue porte. Il conto alla rovescia è scattato, e da qui a pochi mesi inaugurerà la manifestazione che non ha certo goduto di un’organizzazione serena: è difficile non pensare alle numerose vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici delle imprese appaltatrici, ma gli organizzatori e Milano tutta sperano di poter cancellare questi vergognosi ricordi offrendo al pubblico un’Esposizione Universale memorabile.

Tema. ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’ è il tema prescelto per Expo 2015. Ovvero tutto quello che ruota attorno alla produzione del cibo in un’ottica di salute, sicurezza, sussistenza per tutti gli abitanti del Pianeta. In particolare le nuove tecnologie e la ricerca, il biologico, la filiera alimentare, la biodiversità, le politiche agricole, e tutti quegli strumenti che possono migliorare le prestazioni dell’agro-alimentare mondiale per arrivare alla risoluzione di questioni globali come le carestie, la siccità, le malattie per denutrizione (o per eccessiva nutrizione).

Location. Expo 2015 inaugurerà il 1 maggio e chiuderà il 31 ottobre. L’area in cui si sviluppano i padiglioni si trova a nord-ovest di Milano, adiacente alla Fiera di Milano, ed è stata progettata da un team di architetti come Stefano Boeri, Richard Burdett, Mark Rylander e Jacques Herzog. Si tratta di un’area di forma allungata, ideata sul principio dei cardi e decumani dell’antica Roma, circondata da un canale. Si raggiunge attraverso la linea 1 della metropolitana, il collegamento ferroviario con Trenitalia Alta Velocità, e 3 tracciati autostradali (A4, A8/A9, Tangenziale ovest che prosegue verso sud conl’A1). Si trova in una zona equidistante dagli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio, nei quali sono stati allestiti infopoint in cui trovare tutte le brochure, le mappe, le informazioni necessarie a raggiungere il sito. I biglietti vanno dai 27 ai 39 euro in base alla data e la modalità di acquisto.

Aree tematiche. I padiglioni saranno suddivisi in 5 aree tematiche. Il Padiglione Zero ospiterà tutto ciò che riguarda la gestione sostenibile delle risorse e i modelli di consumo; il Future Food District, dedicato alla catena alimentare e le nuove tecnologie che aprono possibili scenari futuri; il Parco della Biodiversità sarà un giardino in cui osservare la vita in diverse zone del pianeta, adiacente alla Lake Arena, l’area all’aperto più grande di Expo; il Children Park, dedicato ai più piccoli e alle famiglie; Arts&Foods, dedicato al rapporto tra arte e alimentazione (su questo tema a Brescia inaugura il 24 gennaio la mostra ‘Il cibo nell’arte. Dal Seicento a Warhol’ presso Palazzo Martinengo).

Highlight. Parteciperanno 147 Paesi, ognuno dei quali esporrà lungo il viale decumano. Il Padiglione Italia mostrerà le eccellenze italiani quali la cultura e le tradizioni legate al cibo. Oltre agli spazi espositivi del decumano, l’Italia avrà un posto d’onore presso Palazzo Italia, edificio di rappresentanza dello stato e del governo. Elemento di novità assoluta sono i Cluster, ovvero i padiglioni collettivi di paesi suddivisi per identità tematica o similitudini nella filiera alimentare: zone aride, bio-mediterraneo, isole-mare e cibo; vi saranno inoltre aree multietniche dedicate a cacao, spezie, frutta e legumi, cereali e tuberi, caffè e riso. Tra i progetti che vogliamo segnalare, WE – Women for Expo, dedicato al nutrimento in relazione al mondo femminile, con progetti che spaziano dalla figura femminile come ‘depositaria’ di tradizioni legate all’alimentazione alle scienziate che si occupano di cibo e nutrizione, fino alle artiste, le rappresentanti di ONG, le imprenditrici del settore.

Pernottamento. Milano già da tempo si sfrega le mani in attesa del tutto esaurito negli hotel cittadini, dati i milioni di visitatori che si pronosticano. Nella pratica il ‘tutto esaurito’ ancora non è avvenuto, ma i prezzi sono comunque lievitati: diversi motori di ricerca online confrontando i prezzi dei vari siti di prenotazioni sottolineano rincari fino al 300%, lanciando l’allarme. C’è da scommettere che Airbnb, Homeholidays e simili saranno i siti più gettonati per prenotare l’accoglienza.

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