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Audrey Tautou, l’eleganza della discrezione

L’antidiva francese sceglie Prada per la passerella della 65° Berlinale International Film Festival.

Outfit Audrey Tautou Prada
Courtesy of©Prada

IL LOOK: Viso dolce e un sorriso smagliante quello che segna il volto di Audrey Tautou, attrice francese dal nome importante scelto dai genitori in onore alla Hepburn. Lei per tutti rimane Amélie, personaggio che, con la pellicola di Jean-Pierre Jeunet, l’ha portata a prendere il volo e indirizzarsi sulla retta via del successo. Oggi, all’età di 38 anni, continua a presiedere i red carpet più importanti: in occasione della 65° Berlinale International Film Festival ha preso parte alla giuria internazionale affiancando il presidente Darren Aronofsky nella scelta dei vincitori degli Orsi. Eccola sfilare sulla passerella in occasione della cerimonia di apertura con una mise di grande charme, un abito lungo di Prada in duchesse blu con ampia scollatura. Semplice la sua eleganza, arricchita da una décolleté Prada in camoscio nero e un paio di orecchini che danno luce all’outfit.

LO STILE: Audrey in dieci anni di carriera ne ha fatti di cambiamenti passando dalla bizzarra figura di Amelie, un’anima sognatrice dal look sbarazzino, a personaggi di altro stampo. Quando si parla di cambiamenti, tutto passa per i capelli e lei, la bella francesina, sembra aver giocato molto con il suo look che, quasi sempre, a stravolto il taglio tenendo una sola costante, il suo nero corvino. Che siano boccoli o chignon, tagli corti e maschili, a prescindere dall’hairlook, la sua è una femminilità raccontata in maniera non convenzionale, non gioca con scollature e spacchi, quell’allure tipicamente francese la veste di charme e bon ton, uno stile che racconta con mise dal sapore retrò. Nonostante abbia dichiarato in molte interviste di non essere interessata alla moda, nelle occasioni pubbliche non sbaglia un colpo, sceglie sempre un outfit sobrio ed elegante: dal red carpet di Cannes a quello di Berlino, a Audrey basta un filo di trucco, un rossetto e, a fare il resto, è il suo volto d’angelo.