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Papà single ma non isolati con il social network ad hoc

Primo raduno nazionale per i membri di Gengle il primo portale che riunisce le famiglie monoparentali italiane

Papà e figlia
iStock

L’unione in molti casi fa la forza, specialmente se si parla di famiglie atipiche e composte da un solo genitore, sia esso mamma o papà. Con questa filosofia è nato sulla rete il primo social network dedicato a i genitori monoparentali in Italia.

Si chiama Gengle (Genitori + Single), è un prodotto italiano creato dalla mamma single Giuditta Pasotto, ed è una rete che conta oggi circa 6 mila iscritti. Eppure bisognava passare dalla rete all’esperienza in carne e ossa. Per questo motivo, l’ultima settimana di febbraio il network ha organizzato il primo raduno nazionale dei genitori single presso Venezia, nella bellissima Piazza San Marco. E così in centoventi, un numero simbolico che non riflette l’ampia aderenza alla rete sociale, hanno per una giorno celebrato la gioia e la complessità della condizione monoparentale. Una realtà concreta della modernità che va però incontro ad alcuni ostacoli.

Ho pensato a un’occasione per incontrarci tutti quanti – spiega Giuditta Pasotto, giovane mamma separata e ideatrice di Gengle – e per festeggiare questa bella realtà che è cresciuta così velocemente”. In due giorni genitori e figli hanno avuto tutto il tempo per socializzare e fare gruppo: hanno condiviso il viaggio, l’alloggio, cene e pranzi, prima di ripartire verso casa con qualche amico in più“. D’altronde il social network è progettato per comunicare. Sia sul piano sociale, con sistemi di aggregrazione delle proposte di incontro e socializzazione, sia sul lato economico. Su Gengle si possono infatti scambiare oggetti, e sfruttare la pagina dedicata agli annunci di lavoro. Perché single non significa necessariamente solitudine. 

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